Un piccolo ritorno alla normalità, con tutte le misure di protezione e distanziamento, è consentito da questa mattina per uno dei settori maggiormente colpiti, proprio nel momento decisivo della loro stagione lavorativa: anche a Varese le attività florovivaistiche, oltre a quelle della manutenzione del verde, possono riaprire.
La conferma arriva sia dalla Regione Lombardia che dal Comune di Varese: è dunque «consentita l'attività di vendita al dettaglio di prodotti agricoli, compresi piante, fiori, semi e fertilizzanti da parte dell'imprenditore agricolo».
Vi avevamo raccontato la storia di Renato Pozzi e del suo vivaio in via Monte Generoso a Bizzozero nei giorni della chiusura, prendendolo ad esempio di tutti i florovivisti della città e della provincia (leggi QUI): Renato, e non è stato il solo, aveva deciso la vendita on line di piante, fiori e semenze per resistere nel momento più delicato dell'anno, quello della semina e del trapianto. Oggi anche lui, come gli altri florovivaismi, è aperto «con tutte le precauzioni per il contenimento del virus» come informa sulla sua pagina Facebook.
Come per i supermercati, i beni di necessità e i negozi per la vendita di articoli per bambini e neonati, ogni cliente potrà entrare nel punto vendita distanziato e scaglionato, solo con mascherina o naso e bocca coperti. La stessa Regione indica di mettere a disposizione dei clienti guanti monouso e idonee soluzioni idroalcoliche per le mani. Vale la regola, che è anche di buon senso, di recarsi nel vivaio o nel negozio per bambini più vicino alla propria abitazione, così come per il supermercato.