Degrado, insicurezza, cantieri fermi sulla superstrada 629 Besozzo-Vergiate. I sindaci di Bardello con Malgesso e Bregano Giuseppe Iocca, di Mercallo Andrea Tessarolo e di Vergiate Daniele Parrino, tre Comuni dove negli scorsi mesi sono state realizzate le rotonde al posto dei semafori, hanno deciso di scrivere una lettera congiunta di protesta ad Anas proprietaria della statale e al Prefetto di Varese.
Nella lettera si parla di «una situazione che da troppo tempo sta generando criticità, disagi e crescente malcontento tra i cittadini dei nostri Comuni».
Situazione di Malgesso
«Rotatoria in corso di realizzazione nel territorio di Malgesso. Nonostante le precedenti comunicazioni (15 ottobre e 12 novembre), il cantiere della nuova rotatoria risulta fermo da oltre quattro mesi, senza che si registri alcuna attività esecutiva. Il protrarsi di questa inattività ha prodotto: mancato completamento del tappetino di usura su via Matteotti e sulla rotatoria stessa; marciapiede antistante il supermercato Unes in condizioni critiche, con rotture e dislivelli pericolosi per i pedoni; necessità di valutare, come già richiesto in passato, la riduzione dell’ingresso alla rotatoria a una sola corsia nelle direzioni Besozzo e Travedona Monate, così da garantire maggiore
sicurezza e un efficace rallentamento delle velocità» si legge nella nota.
«La situazione attuale determina rischi evidenti e responsabilità che non possono più essere ignorate - proseguono i sindaci - senza dimenticare i tratti a corsia unica in territorio di Malgesso – direzioni Besozzo e Travedona Monate. Da quasi tre anni i tratti in questione risultano ridotti a una corsia di marcia. Una condizione ormai divenuta strutturale, e che ha determinato: crescita incontrollata dell’erba e vegetazione infestante lungo le banchine e nelle aree adiacenti, degrado del piano viabile e delle protezioni laterali, un generale stato di trascuratezza, del tutto incompatibile con il ruolo strategico di questa arteria».
«È inaccettabile che l’infrastruttura principale di collegamento dell’area continui a presentarsi in un tale stato, proprio mentre il Ministero dell’Interno ha approvato investimenti significativi per il suo miglioramento, comprensivi della realizzazione di ulteriori quattro nuove rotatorie. Vederla ridotta in queste condizioni costituisce un evidente controsenso» commentano Iocca, Tessarolo e Parrino.
Situazioni critiche nel territorio di Mercallo
I primi cittadini nella lettera segnalano «l'assenza dello svincolo per la zona industriale in direzione Vergiate, opera già progettata e
tuttora inevasa; rotatoria in direzione Besozzo – Vergiate: l’attuale conformazione risulta troppo lineare e non induce adeguato rallentamento. Le bande rumorose posizionate non producono alcun effetto. Con la precedente dirigenza era stato concordato che, se necessario, si sarebbe ridotto l’ingresso a una sola corsia. Curva dopo officina Bonafina e prima del ristorante “Cesarino”: tratto privo di guardrail, teatro di due recenti incidenti, incluso il ribaltamento di un mezzo pesante. Da oltre un anno sono presenti semplici birilli, misura provvisoria e non adeguata ai rischi della curva. Si tratta di criticità note, già segnalate e sulle quali attendiamo risposte puntuali».
Le richieste dei sindaci
I sindaci ribadiscono la «necessità di un referente ANAS dedicato. Negli ultimi mesi, come Amministrazioni comunali, non siamo più nelle condizioni di ottenere riscontri tempestivi e chiari alle nostre comunicazioni. Per questo chiediamo formalmente l’individuazione di un referente ANAS unico, con cui i Comuni possano interfacciarsi in modo diretto attraverso i rispettivi uffici tecnici, al fine di garantire trasparenza, rapidità e certezza nelle interlocuzioni».
«La SS 629 rappresenta un’infrastruttura essenziale per i nostri territori - concludono Iocca, Tessarolo e Parrino - non è più tollerabile che venga percepita – e vissuta quotidianamente – come un’arteria abbandonata, degradata e pericolosa. Le nostre comunità, i lavoratori, le imprese e i cittadini meritano risposte chiare e interventi concreti. Per questo sollecitiamo formalmente ANAS a: disporre la ripresa immediata dei cantieri fermi, programmare gli interventi di ripristino e messa in sicurezza, fornire un cronoprogramma aggiornato, individuare senza ulteriori rinvii un referente stabile».