Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda. Oggi parliamo di piazza della Motta e della sua storia.
I pompieri di Viggiù
Il 4 dicembre si celebra Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco. Una giornata per onorare il coraggio e l'impegno di tutte le donne e gli uomini che ogni giorno difendono le nostre vite e i nostri beni. La Varese Nascosta ripercorre al vera storia dei famosissimi pompieri di Viggiù.
LA STORIA
Oggi, i Pompieri di Viggiù sono non solo un simbolo di coraggio e dedizione, ma anche una parte fondamentale dell'identità del paese. La loro storia, tramandata di generazione in generazione, è una testimonianza di come la solidarietà e il sacrificio possano lasciare un'impronta indelebile nella comunità.
LE ORIGINI
Nel 1881 a Viggiù nasce l'idea di formare un corpo di volontari per affrontare gli incendi e prestare aiuto nelle emergenze. Prima di allora, l'allarme veniva dato utilizzando le campane a martello, e i cittadini si organizzavano autonomamente per spegnere il fuoco. L'acquisto della prima pompa manuale, finanziato da privati e dagli stessi volontari, segnò un importante passo avanti, nonostante la scarsa disponibilità di idranti.
LA FORMALIZZAZIONE (1910-1912)
Il 15 dicembre 1910, l'assemblea del corpo volontario approvò l'idea di dotarsi di un regolamento. Dopo essere stato deliberato dal Consiglio Comunale nel 1912, il regolamento venne riconosciuto ufficialmente dalla Giunta Amministrativa Provinciale di Como il 14 aprile dello stesso anno. Questo consolidò la struttura e il ruolo dei pompieri nella comunità.