«Commossi e costernati, comunichiamo che la nostra direttrice Bambi Lazzati ci ha lasciato»: la frase che nessun varesino avrebbe voluto leggere è arrivata poco fa dal Premio Chiara. La scomparsa di Bambi Lazzati, spentasi a 77 anni, fa rimanere tutti senza parole. La "direttrice" non ha rappresentato soltanto l'insostituibile colonna portante del Premio Chiara, simbolo della cultura varesina nel mondo, ma anche una guerriera capace di difendere l'anima e l'identità di tutto ciò in cui credeva.
«Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la scomparsa di Bambi Lazzati, una figura a cui tutta Varese dovrà sempre essere grata per il suo prezioso e instancabile lavoro nella valorizzazione e promozione culturale del territorio varesino» le parole del sindaco di Varese Davide Galimberti e dell’assessore alla cultura Enzo Laforgia. «Bambi Lazzati, con la sua passione e dedizione, è stata protagonista della cultura varesina - proseguono primo cittadino e assessore - Una scintilla di energia sempre presente e un vulcano di idee sempre nuove. Il suo nome sarà legato indissolubilmente al Premio Chiara, di cui è stata la vera animatrice e che dal 1989 ha portato a Varese e in provincia le più importanti personalità dell’arte e della cultura italiana. Oggi Varese perde una donna importante ma ne conserverà per sempre il ricordo. Proprio per il ruolo svolto, la Città le ha riconosciuto l’onorificenza della Martinella del Broletto. Il nostro abbraccio e quello di tutta la comunità varesina va ai suoi famigliari e ai suoi amici».
“La morte di Maria Federica Bianchi Lazzati, per tutti Bambi, lascia una grande vuoto nel mondo della cultura varesina. Il suo impegno per tenere viva la memoria dello scrittore Piero Chiara, con il Premio a lui dedicato, è stato apprezzato nel tempo: a lei va riconosciuto il merito di aver portato il nome di Varese oltre i confini provinciali curando una rassegna letteraria che ha saputo conquistarsi un posto di rilievo nel mondo». Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ricorda Bambi Lazzati, anima del Premio Chiara, e promotrice di numerose iniziative culturali. Ai familiari il governatore esprime, anche a nome della Giunta regionale, il suo profondo cordoglio.
«Era una figura di riferimento nel panorama culturale italiano e autentica ambasciatrice culturale del territorio di Varese e della nostra Lombardia - le parole dell'assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso - Con il suo impegno, instancabile fino alla fine, alla guida del Premio Chiara, Bambi Lazzati ha saputo trasformare un riconoscimento letterario in un punto di riferimento nazionale, capace di valorizzare autori, divulgare la lettura e consolidare un patrimonio culturale che oggi appartiene a tutti noi». «La sua dedizione, la sua sensibilità e la sua capacità di creare ponti tra generazioni, istituzioni e territori hanno reso il Premio non solo un appuntamento prestigioso ma una manifestazione unica in Italia riconosciuta a livello internazionale. Ha creduto nella forza e nelle bellezza delle parole e la sua visione, fatta di passione, rigore e umanità, continuerà a guidare e illuminare chi opera nel mondo culturale».
Anche la Provincia di Varese, con il presidente Marco Magrini, ricorda una «figura centrale della vita culturale varesina e anima storica del Premio Chiara. Per decenni Bambi ha dedicato energie, passione e competenza alla promozione della letteratura e alla valorizzazione della figura di Piero Chiara, contribuendo in modo determinante a portare il nostro territorio al centro del panorama culturale nazionale». «La Provincia ricorda con gratitudine la lunga e proficua collaborazione con Bambi: un rapporto costruito negli anni attraverso il sostegno alle sue iniziative, la messa a disposizione degli spazi istituzionali e una vicinanza sempre rinnovata alle attività del Premio Chiara - prosegue Magrini - Con il Premio Chiara Giovani ha saputo offrire a intere generazioni di ragazzi un’occasione unica per misurarsi con la scrittura, scoprire il proprio talento».
«Come presidente della Provincia, è stato un onore essere chiamato a far parte delle giurie. Ricorderemo sempre, con affetto, la risposta che ripeteva a chiunque le chiedesse “Come va?”: “Tiriamo avanti” - aggiunge ancora Magrini - Una frase semplice, che racchiudeva la sua determinazione, il suo spirito concreto, la sua inesauribile volontà di costruire e proseguire. Una frase che oggi diventa un testimone: la certezza e la speranza che la sua eredità letteraria e culturale non andrà perduta, ma continuerà davvero a “tirare avanti” grazie alle persone e alle istituzioni che hanno avuto la fortuna di camminare con lei. Alla famiglia e ai collaboratori, la Provincia di Varese porge le più sentite condoglianze».
«La notizia della scomparsa di Bambi Lazzati mi ha profondamente colpito e addolorato - ha detto il Sottosegretario Raffaele Cattaneo - Bambi è stata un’amica e una figura di riferimento per la vita culturale varesina, nonché l’anima della sua iniziativa più significativa: il Premio Chiara, inaugurato nel 1989, oggi riconosciuto come l’evento letterario più rilevante del nostro territorio. Insieme a Romano Oldrini, è stata promotrice, autrice e fautrice di un progetto che ha saputo richiamare a Varese alcune tra le voci più autorevoli della letteratura contemporanea, dando vita a un Festival del Racconto che, nel tempo, è divenuto un appuntamento di primo piano per questo genere letterario. Ora siamo chiamati a raccogliere la sua eredità, garantendo non solo la continuità del Premio Chiara, ma anche il necessario sostegno alle iniziative culturali e, più in generale, al ruolo strategico della cultura nel nostro territorio, nel solco di quanto lei ha sempre promosso con passione e dedizione. A Bambi va la nostra riconoscenza per l’impegno, la visione e l’instancabile opera a favore della comunità. Non la dimenticheremo. Il mio impegno personale è quello di contribuire affinché ciò che ci ha lasciato possa proseguire e svilupparsi ulteriormente. Esprimo le mie più sentite condoglianze al marito Mariano e ai figli Valentina e Filippo».