E' stata una domenica di grandi emozioni a Laveno Mombello con protagonisti la musica e la solidarietà che sono i due pilastri del progetto Metamorfosi e dell'Orchestra del Mare dove vengono suonati strumenti a corda realizzati da detenuti liutai con il legno delle barche dei migranti affondate nel Canale di Sicilia. (LEGGI QUI)
Al mattino in Villa Frua l'inizio della manifestazione con un momento di dialogo aperto con gli studenti insieme al sociologo e ricercatore, Stefano Laffi, il presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Arnoldo Mosca Mondadori, insieme a detenuti liutai e un rifugiato che lavorano al progetto Metamorfosi. I ragazzi hanno raccontato le loro riflessioni ed emozioni scaturite dall’incontro con la Chitarra del Mare, creata nel 2024 nel carcere di Secondigliano che ha fatto il giro delle scuole non solo di Laveno ma anche del circondario.
L'assessore alla Cultura Alice Gomiero ha portato i saluti dell'amministrazione comunale sottolineando «come attraverso questa iniziativa si possa formare una forma di inclusione, della cura verso altro, con linguaggi diversi e dove la condivisione e l'essere comunità sono gli aspetti più importanti da portare avanti nelle nostre scuole come percorso educativo».
Arnoldo Mosca Mondadori ha invece spiegato il progetto Metamorfosi, la trasformazione dei legni delle barche in strumenti musicali, dove il lavoro genera dignità per le persone detenute e «questa giornata a Laveno offre un ulteriore spunto per creare consapevolezza e confronto soprattutto nelle giovani generazioni». Un migrante ha invece raccontato al pubblico presente la sua esperienza di richiedente asilo partito dal Mali anni fa, emozionando tutti i presenti e in particolare modo gli studenti.
Nel pomeriggio sempre in Villa Frua si è svolto l'applaudito spettacolo teatrale "Il mare non bagna il Sud", presentato dal Centro Studi Quasimodo APS/ETS con il Collettivo SoleLuna e la partecipazione del maestro Pierpaolo Levi e la Chitarra del Mare.
Nel tardo pomeriggio in chiesa Mombello il concerto conclusivo, con gli strumenti dell'Orchestra del Mare, giunti in mattinata a Laveno, aperto dai saluti del sindaco Luca Santagostino, che ha voluto ringraziare tutti gli organizzatori della giornata, affermando che «tutte le persone hanno diritto di vivere con dignità e anche chi è in carcere ha il diritto a riscattarsi con il lavoro, trasformando il legno delle barche dei migranti in strumenti musicali. Questa iniziativa ha fatto comprendere sia ai giovani che a tutti noi la sofferenza delle persone nel fuggire dalla sofferenza, dalle guerre e dalla miseria. Siamo tutti essere umani».
Grandi applausi per concerto con l’Orchestra del Mare, diretto da Gianluca Fortino, con protagonisti gli insegnanti e i piccoli musicisti di Educazione Musicale Casanova di Laveno Mombello, Pentagramma al Centro di Gallarate, Percorsi Musicali di Sesto Calende, e Musikademia di Vanzaghello e la partecipazione straordinaria del coro delle scuole primarie di Laveno Mombello con il brano composto per la Chitarra del Mare dal maestro Luca Ielmini.