Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda. Oggi parliamo di piazza della Motta e della sua storia.
Quando piazza della Motta ospitava il mercato e la fiera dei cavalli...
Piazza della Motta fu per quasi un millennio — a partire dall’XI secolo — la piazza-mercato principale di Varese. Ogni lunedì si teneva il mercato cittadino. In aggiunta al mercato periodico, la piazza ospitava una fiera annuale dei cavalli (fiera di bestiame/equini), che attirava mercanti e allevatori anche da fuori zona — tradizionalmente l’evento equino era un momento importante per lo scambio e il commercio di cavalli. Questo significa che la vita commerciale e mercantile di Varese aveva un ruolo importante, e Piazza della Motta era il cuore di quegli scambi. La piazza era punto centrale di un borgo mercantile fin dal Medioevo e che il mercato attirava “mercanti da mezza Europa”.
Da “Motta mercato” a centro storico moderno
Piazza della Motta — un tempo “foris portas” (ossia “fuori dalle mura”) — era l’ingresso mercantile e giudiziario del borgo: ospitava anche il Tribunale del Contado del Seprio fino al XIII secolo. Con il tempo la funzione cambiò: portici e strutture antiche sono stati modificati o demoliti, la “porta della Motta” scomparve nel corso dell’Ottocento. Oggi Piazza della Motta è parte integrante del centro storico di Varese, ma la tradizione mercantile e della fiera annuale di cavalli si è interrotta.