Un confronto aperto, multidisciplinare e profondamente attuale: è quello che si terrà il 25 novembre alle ore 16:30 al Centro Congressi Ville Ponti di Varese, nel Salone Andrea, con l’evento “Medicina di genere – Un dialogo tra scienza, filosofia e narrazione per ripensare la salute con equità”. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Donne ConfapiD in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, intende favorire una riflessione condivisa sul valore dell’approccio di genere nella salute, nella ricerca, nei percorsi clinici e nel mondo del lavoro.
L’appuntamento si svolgerà con il patrocinio della Provincia di Varese, del Comune di Varese, della Camera di Commercio di Varese, di ATS Insubria e della Croce Rossa Italiana – Comitati di Varese e Gallarate, a conferma del suo rilievo istituzionale.
Il dibattito sarà moderato da Michele Mancino, vicedirettore di VareseNews, e vedrà la partecipazione di relatori provenienti da ambiti diversi per offrire una lettura trasversale della medicina di genere. Claudia Pau, Market Development Manager di Medtronic, approfondirà il percorso che conduce dall’equità di genere alla personalizzazione delle cure, tra responsabilità e prospettive di sviluppo sostenibile. Fabio Ghezzi, professore all’Università dell’Insubria e direttore del Dipartimento di Medicina di Genere dell’ASST Sette Laghi, porrò invece l’attenzione su una domanda cruciale: “In quale momento della vita inizia la medicina di genere?”. Il tema delle differenze nella valutazione dei rischi sul lavoro sarà trattato da Luca De Bortoli, architetto, docente ed esperto in sicurezza e BBS, mentre Alessio Soffitto, psicologo e psicoterapeuta, guiderà un percorso “dal sintomo alla persona”, approfondendo la psicologia delle cronicità, l’EMDR e la mindfulness. Battistina Castiglioni, direttrice del Dipartimento Cardio ToracoVascolare e della SC Cardiologia Varese 2 dell’ASST Sette Laghi, sottolineerà l’importanza di conoscere le differenze di genere nelle malattie cardiovascolari per migliorare diagnosi e trattamenti. Chiuderà il ciclo degli interventi Florinda Cambria, professoressa di Filosofia Teoretica all’Università dell’Insubria, che esplorerà il rapporto tra generi e figure della cura, intrecciando riflessione filosofica e pratiche assistenziali.
Al termine, l’artista Gianni Spartà presenterà l’intervento “L’arte nella cura”, un contributo che sposta il discorso su un piano creativo e simbolico, ampliando ulteriormente la prospettiva del dialogo. La serata si concluderà con un aperitivo conviviale a cura di Cafè21, occasione di incontro aperta a professionisti, imprese e a tutta la cittadinanza.
L’evento rappresenta un’opportunità significativa per approfondire come il genere influenzi salute, rischi lavorativi ed esperienza della cura, e per promuovere una cultura più equa, inclusiva e consapevole all’interno della comunità.
Per tutti gli interessati, è possibile CLICCARE QUI per iscriversi all'evento.