Hockey - 20 novembre 2025, 23:15

FOTO. Mastini opachi e un po' stanchi, vince con merito la Valpe (3-2). Il ricordo di Elisa

Varese mai veramente brillante e in palla e sempre sotto contro la Valpe, che alla fine fa festa con i suoi splendidi tifosi. Il toccante minuto di silenzio e lo striscione d'addio a Elisa Dello Nigro. Le foto di Alessandro Galbiati

Pippo Matonti, tre gol presi senza responsabilità (Foto Galbiati)

Appena stacca, non certo volontariamente, la spina, il Varese perde. E il Varese stasera è parso stanco, annebbiato, sempre a un mezzo centimetro dal gol (vedi il palo di Marcello Borghi del 3-3 che avrebbe portato almeno ai supplementare), quasi sempre perdente negli ingaggi e nei contrasti alla balaustra, in ritardo, generoso ma confuso, poco lucido. Dall'altra parte, la Valpe ha meritato tutto, vittoria compresa, e i suoi calorosissimi e strepitosi quaranta tifosi fanno bene ad alzare il volume e a celebrare una squadra che, attorno agli stranieri capaci di fare la differenza (i finlandesi Vuorio e Savolainen), ha mostrato una fame, un'intensità e un istinto killer superiore a quello giallonero cementato dal gruppo storico. Brava Valpe.

Non sappiamo cosa sia accaduto al Varese, che ha perso anche Piroso per infortunio nel secondo periodo (dopo Tilaro e Re e, ovviamente, Vanetti), ma sappiamo che comunque ci ha provato fino all'ultimo almeno per trovare il gol dell'overtime ma è come se gli ospiti, una bestia nera per i Mastini, avessero qualcosa in più, sempre. Quindi non discutiamo questo successo dopo l'uno-due fondamentalmente inutile del terzo periodo targato Savolainen (1-3), sull'ennesimo sanguinoso disco perso dai gialloneri, e Venturi (liberato da Xamin) per l'illusorio 3-2. Anche il conto dei legni, uno in più per gli ospiti, legittima il blitz

Se ci considerassimo uno squadrone, dovremmo essere delusi. Se pensiamo di essere una buona squadra che comunque dà tutto e può battere il Caldaro, ma anche perdere senza fare tragedie con la Valpe, no. Restiamo però per lunghi minuti estasiati davanti al campanaccio, ai tamburi, ai balli e ai canti degli straordinari tifosi ospiti e non possiamo non essere, sotto sotto, un po' felici per loro che hanno dato tutto e si sono presi tutto. Complimenti. 

Restiamo un po' preoccupati davanti agli infortuni e al roster sempre più risicato del Varese, anche se tutto scompare di fronte al ricordo pre partita della ventiseienne Elisa Dello Nigro, tra uno striscione da cuore in gola della curva ("26 anni di luce non si spengono nei cuori di chi ti ama") e un silenzio da brividi (leggi QUI per il nostro pezzo e vedi il video).

Un piccolo, sporco gol aveva riaperto tutto. Inutilmente
Secondo periodo di assalti gialloneri confusi e poco lucidi, con una miriade i dischi persi e di passaggi non chiusi, contro la Valpe che tiene comunque ancora il pallino del match nonostante Xamin armi Perino pronto a sparare dentro il gol della speranza sotto la nord (2-1). Poi, tra il patetico test olimpico del power break (ovvero: dei poveri ragazzi vestiti di nero scendono sul ghiaccio, costretti a pulire il ghiaccio in momenti casuali della partita, rovinando involontariamente ritmo e pista) e la rete della speranza di Dennis, Tommaso Salvai si era avvicinato al tris ma, soprattutto, gli uomini di Da Rin avevano messo in mostra un power play nullo dando l'idea, ma potremmo sbagliarci, della mancanza di un leader capace di prendere in mano la squadra nei momenti di difficoltà. Solo Makinen su azione personale dava l'illusione del pari, anche se uno straniero a nostro dire in quel momento avrebbe dovuto far gol.

Primo tempo shock: 0-2
Il Varese resta negli spogliatoi e la Valpe fa il bello e il cattivo tempo, trascinata dal tambureggiante incitamento dei suoi tifosi e dai suoi micidiali finlandesi. Non ricordiamo un'azione o un'occasione degna di tal nome dei gialloneri, a parte un tiro di Bastille parato di casco da Basraoui che ribalta l'azione per Vuorio che galoppa a insacca il vantaggio (0-1). La Valpe va sul velluto e, dopo un ridicolo power break per un esperimento legato a Milano Cortina (una squadriglia di ragazzi, che non hanno alcuna responsabilità, scendono in pista perché glielo ordinano, bloccando la partita, smuovendo il ghiaccio e intralciando il regolare svolgimento dell'unica cosa per cui il pubblico ha pagato, cioè la partita), arriva il facile raddoppio piemontese: Savolainen scarta Terzago e poi Pippo Matonti per il 2-0. Mai visto il Varese in via Albani regalare gol simili, quasi fermo a guardare conclusioni dall'esito scontate. Ma stasera non era serata: pace e amen.

Varese-Valpellice 2-3 (0-2, 1-0, 1-1)
Reti: 8’25” Vuorio (Payra) 0-1, 13’15” Savolainen (Vuorio) 0-2; 31'07" Perino (Xamin, Fornasetti) 1-2; 42’28” Savolainen (Pozzi) 1-3, 42’42” Venturi 2-3.
Varese: F.Matonti (Pisarenko); Schina, Crivellari, Piroso, Marcello Borghi, Venturi; Makinen, Bertin, Terzago, Bastille, Perino; Erik Mazzacane, M.Matonti, Fornasetti, Michael Mazzacane, Xamin; Anselmino, Peterson, Pietro Borghi. Coach: Massimo Da Rin.
Valpellice: Basraoui (Micheletti); Payra, Giordano, Vuorio, Savolainen, Pozzi; Chiabrando, De Biasio, Piccoli, Salvai, Long; Leger, Ricca, Sibille, Vaccarino, Solaro; Albis. Coach: Dino Grossi.
Arbitri: Luca Boverio, Riccardo Pignatti (Nicolò Alberti, Aris Biaggi)
Note - Tiri Var 40, Val 22. Penalità Var 6', Val 8'. Spettatori: 780.

SECONDA DI RITORNO
Bressanone-Fassa 6-4, Aosta-Pergine 4-0, Varese-Valpellice 2-3, Alleghe-Fiemme 3-6, Feltre-Caldaro 0-7, Appiano-Dobbiaco 5-2.

CLASSIFICA
Caldaro* 32. Varese 29. Appiano, Alleghe 25. Aosta 22. Valpellice* 21. Fassa 19. Pergine 16. Bressanone 14. Fiemme 13. Feltre 10. Dobbiaco 5. *una in meno

TERZA DI RITORNO
Sabato 22: Bressanone-Alleghe (18), Fassa-Valpellice (18.30), Pergine-Appiano (18.45), Caldaro-Aosta (19.30), Dobbiaco-Feltre (19.30), Fiemme-Varese (20.30).

Andrea Confalonieri


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