Può esultare coach Kastritis al suo primo derby da allenatore della Openjobmetis: alla Itelyum Arena il pubblico biancorosso può esultare per la vittoria 91-82 sull’Acqua S.Bernardo Cantù.
«Prima di tutto complimenti alla squadra e ai giocatori - afferma coach Kastritis dopo la partita - Non solo per la vittoria, ma anche perché sono riusciti a portare in campo tutti i miglioramenti visti nelle partite precedenti. Oggi siamo riusciti a mettere tutto in campo, e la partita è andata bene. Quando si viene da sei sconfitte consecutive non è facile, ma la pressione c’è sempre. Sapevamo che era un a partita importantissima, anche se in questo momento della stagione non è giusto definire questi match come dentro o fuori. Abbiamo messo tutto quello che una partita così importante necessitava e abbiamo giocato come dovevamo».
Sugli aspetti tecnici della partita: «Oggi alcuni dei dati decisivi sono stati i 22 assist e le sole 9 palle perse, una differenza fondamentale. Ma ripeto che per vincere queste partite bisogna guardare non solo i numeri, ma anche come siamo stati campo: siamo stati uniti in tutti i momenti della partita. Sappiamo che la nostra squadra può avere impatto fisico, è stato importante da parte di tutti. Non è un segreto che vogliamo cercare di giocare utilizzando questo sistema: lavorando forte in difesa ma essendo fisici. Il nostro migliore momento è stato quando abbiamo fatto uno switch in difesa».
«Ora ci meritiamo un momento per respirare - continua il coach - ma sappiamo che quando riprenderemo a lavorare dovremo farlo ancora più forte, anche perché le prossime ventidue partite saranno difficilissime, a partire da quella di domenica».
Ultimo, un pensiero sui tifosi e sull’atmosfera dell'Itelyum Arena stasera: «Un grande ringraziamento a tutto il pubblico che è venuto stasera, atmosfera fantastica. Sappiamo benissimo quanto, in un momento così, era importante riuscire a dare soddisfazioni ai tifosi, e siamo felici di aver regalato loro una gioia. Il derby greco è un po’ differente, ma è quel tipo di partita a livello di emozioni. Giocare queste partite è il motivo per cui fai questo lavoro».
«Bellissima atmosfera - ribadisce anche coach Brienza - Abbiamo avuto la faccia giusta per provare a competere, ma la differenza l’ha fatta il terzo quarto in cui abbiamo preso un break».