Un'emozione palpabile, una vera e propria "liberazione". L'artista varesino Mauro Armiraglio ha debuttato nella sua città con la sua prima esposizione personale, un evento che segna non solo il culmine di due anni e mezzo di intensa creazione, ma anche il primo momento di confronto diretto con gli osservatori. Ospitata nell'ex Biscottificio in via San Martino, in pieno centro a Varese, fino a domenica 16 novembre, la mostra è dedicata ai temi centrali della sua arte: luce, colore e anima.
Le opere esposte sono il frutto di una ricerca artistica profonda e personale, che Mauro definisce come una "necessità" interiore, una catarsi che lo ha portato a esplorare l'ignoto dentro di sé, la spiritualità che è dentro ognuno di noi.
«È la prima volta che mi metto a nudo con il mio lavoro così al pubblico, interagendo direttamente con delle persone. Quello che credo è proprio quello che ho tirato fuori, è una liberazione», racconta l'artista, quasi commosso davanti alla potenza delle sue opere.
I lavori di Mauro, realizzati prevalentemente con pastelli a olio su carta, sono caratterizzati da figure e simboli potenti. La scelta dei pastelli è tecnica e filosofica: l'artista sfrutta la loro consistenza per ottenere un effetto di luce, luminosità e rottura cromatica, spesso accostando colori complementari come il giallo e il viola per generare intensità. La sua non è una pittura ragionata. L'atto creativo è spontaneo e diretto, quasi una manifestazione interiore, dove l'artista utilizza le dita per stendere e tirare il colore, dando vita a forme e sfumature irreplicabili, uniche nel loro genere.
Il tema centrale che guida l'intera produzione è l'esigenza di "conoscere sé stessi". L'arte diventa un percorso, una questione personale in cui l'artista, lavorando su sé stesso, estrapola e condivide il «divino che è dentro di noi. Le mie opere hanno significati diversi per ognuno di noi, l'interpretazione è molto soggettiva, ciascuno di noi trova in ciò che vede qualcosa che lo colpisce in modo particolare, anche in base alle proprie esperienze».
Anche l'allestimento scelto è in perfetta sintonia con la filosofia di Mauro, risultando molto semplice, quasi minimale. Infatti le opere, selezionate dall'autore insieme al gallerista Michele Cataleta, sono state incorniciate per la prima volta e sono esposte in un ambiente in cui la semplicità la fa da padrona, creando un senso di immensità e movimento che esalta l'intensità dei colori. Questa scelta permette al pubblico di concentrarsi sul simbolo e sull'emozione, lasciando la libertà interpretativa totale all'osservatore.
Il debutto a Varese è stato un atto di coraggio e sincerità, una prova per l'artista che ha cercato, attraverso le sue tele, non solo di esprimere le proprie emozioni, ma anche di conoscere e accogliere la reazione del pubblico, confermando che la sua arte, nata da un'esigenza personale, è ora pronta per essere condivisa.
Dove e quando
Da venerdì 14 a domenica 16 novembre in via San Martino della Battaglia 6/B, in pieno centro, nei locali dell'ex Biscottificio. L’evento sarà aperto al pubblico con ingresso libero, dalle 10 alle 18.30.