«Serve un cambiamento culturale profondo, che renda il principio delle pari opportunità vivo e quotidiano nei luoghi di lavoro». Così la Coordinatrice delle Pari Opportunità della UIL Lombardia, Ester Greco, intervenuta a un seminario delle donne metalmeccaniche sul tema della parità.
Un percorso che secondo Greco deve partire dalla dignità dal coinvolgimento dei sindacati, delle RSU e delle RSA delle aziende e che deve trovare fondamento della dignità della contrattazione e da quella di secondo livello in particolare.
«La vera leva per rendere vive queste politiche è la contrattazione di secondo livello – evidenzia Ester Greco – È lì, nel confronto quotidiano tra impresa e rappresentanze sindacali, che possiamo tradurre i principi in azioni concrete intervenendo su retribuzioni e premi di risultato per garantire equità e trasparenza salariale, ampliando i permessi per la cura, la formazione e la genitorialità condivisa, introducendo forme di flessibilità positiva che concilino tempi di vita e tempi di lavoro senza penalizzazioni di carriera, rafforzando le politiche di welfare aziendale in chiave inclusiva e di genere ed è per questo che proponiamo anche di collegare una parte del premio aziendale agli obiettivi di Pari Opportunità».
Da questo l’idea presentata durante il seminario di creare le “Sentinelle della Parità e della Dignità” nei luoghi di lavoro.
«Si tratta di figure - conclude Greco – che possono garantire un presidio costante dei valori di rispetto, inclusione e correttezza, promuovendo una cultura del lavoro fondata sulla dignità di tutte e di tutti. Le sentinelle non avranno un ruolo ispettivo, ma culturale e relazionale, per diffondere buone pratiche, intercettare disuguaglianze, segnalare criticità e favorire un clima aziendale fondato sul rispetto reciproco».
Come UIL è stato sottolineato che la parità non è una battaglia femminile, ma una battaglia di civiltà. Una responsabilità collettiva, che chiama in causa il modo in cui si intende il lavoro, la dignità delle persone e il futuro delle comunità produttive.