Qualcuno potrebbe pensare che il ritorno nell'Aosta di Nicholas Edward Nardella, 103 punti nella scorsa stagione con qualcosa come 43 gol e 60 assist, proprio in occasione della sfida di domani a Varese sia da considerare un brutta notizia per gli uomini di Da Rin, soprattutto se sommato alla presenza di Rocco Perla, il muro del double giallonero, ma noi andiamo controcorrente. Non vediamo l'ora di assistere a una grande partita e la presenza di un big come Nardella, che si somma a quella di Perla in una squadra che, ringiovanita e piena d'orgoglio, sta tenendo botta benissimo al contraccolpo dell'ultima grande stagione piena di ambizioni e stelle, sia un'opportunità per tutti.
Anche per il Varese, che mette alla prova la sua ambizione e la sua capacità di essere Squadra, con la maiuscola, di fronte alla possibilità che la saracinesca ospite si esalti - e sappiamo cosa accade in simili casi - e che Nick metta a ferro e fuoco di tiri via Albani con la sua voglia matta di tornare a lasciare il segno: se anche accadesse, i Mastini possono dimostrare di saper trovare le contromisure e, tirando fuori il massimo da tutti, avere tanta umiltà, tanto sacrificio, tanta capacità di giocare l'uno per l'altro quante ne servono per opporsi, tutti assieme, ai due pericoli pubblici e all'Aosta. Solo confrontandosi con avversari al top puoi sapere chi sei e quanto vali: può esserci sfida più bella?
Ma un Aosta simile serve anche all'hockey e al pubblico di via Albani: già circa 600, tra abbonati e prevendita, i biglietti bruciati all'Acinque Ice Arena (QUI la prevendita online) a oltre un giorno dalla partita e questo testimonia la fame di grandi sfide di Varese. Si toccherà probabilmente quota 1.000 presenti e sappiamo quanto, di fronte a un avversario come quello di domani e ai segnali di fumo di una partitissima che sarà anche una battaglia l'ambiente del Varese possa esaltarsi. Bello esserci, bello metterci alla prova assieme.
Qualcuno preferisce fermarsi su ciò che va migliorato o manca al Varese, qualcun altro parla di Caldaro inarrivabile e altri ancora sottolineano vittorie sofferte contro avversari incompleti: noi, no. Noi, e tanti come noi, siamo orgogliosi di quanto fatto fin qui da squadra e staff. Di più: siamo le persone più felici del mondo nel respirare aria fresca e pulita, rispetto a quella di un anno fa, perché vediamo i giocatori soffrire con il sorriso in palestra, perché li sentiamo complici non solo al balletto finale di Terzago-Bastille, un rito casalingo portafortuna sulle note di "Take Me Home, Country Roads", perché li vediamo felici di essere soltanto qui, in questa squadra, con questi compagni, questo pubblico e questo allenatore perfino dopo un 6-1 subito. Ci sembra davvero il "nostro" Varese (per essere il "nostro" Varese - e per nostro intendiamo di tutti - non devi vincere, ma devi farti amare), anche se mancano Tilaro e Vanetti (dici poco...), non aggiungiamo Raimondi perché continua a fare la differenza da assistant coach, con quella sua capacità unica di martellare, prevedere, consigliare, organizzare, dire e fare sempre la cosa vincente.
Qualcuno guarda ai risultati, ma anche qui ci tocca dire ciò che non sembra così scontato come dovrebbe esserlo: chi si attendeva il secondo posto in classifica a 3 punti dal Caldaro, una linea meravigliosa come la seconda per cui vale la pena pagare il prezzo del biglietto (e un Perino capace di fare la differenza, ma anche i segnali di un Venturi che ricorda il talento e le prospettive di Garau), una stagione così maestosa come quella di Bertin (noi, in questo caso, ce l'aspettavamo in tutto e per tutto), il ritorno di Makinen sempre più vicino ai suoi livelli, la conferma di Pippo Matonti e la capacità di reagire alle difficoltà di Pisarenko, la volontà d'essere ultimi a morire della terza linea e di tutti gli altri, l'umiltà e la disponibilità di mettersi totalmente al servizio della squadra, al di là dei gol segnati, di Piroso e Marcello Borghi (vivono per il Varese e per far vincere il Varese, non per segnare) che, con Michael Mazzacane, hanno forse ora trovato il collante decisivo anche per lasciare il segno nel tabellino?
Il Varese di Massimo Da Rin, che ha ripetuto anche nella bellissima intervista sul Corriere della Sera a Flavio Vanetti, il maestro (la trovate sotto allegata all'articolo), di essere qui per chiudere un cerchio («Il suo bello è l'entusiasmo, vede sempre il bicchiere mezzo pieno» ha scritto proprio l'intervistatore dell'intervistato), è lì, in agguato, quatto quatto, e tutti sanno che non dovranno trovarselo tra i piedi nei momenti che contano, soprattutto con un "mostro" come Terzago, ed è qui, nei cuori gialloneri che battono, ribattono e domani scapperanno dal petto e scivoleranno in pista, dove devono essere, sempre. E dove potremo anche perdere (con l'Aosta, l'Alleghe e il Caldaro, per mille e un motivo, su può vincere, ma anche perdere), ma a modo nostro. E non come volevano imporci dalla panchina un anno fa, strappandoci l'anima.
RECUPERO DECIMA GIORNATA
Giovedì 13, 20.30: Bressanone-Pergine (20), Fiemme-Feltre, Varese-Aosta, Alleghe-Appiano.
Giovedì 4 dicembre, 20.30: Valpellice-Caldaro.
GIà giocata: Fassa-Dobbiaco 5-2.
CLASSIFICA
Caldaro 26. Varese 23. Alleghe 22. Fassa*, Aosta 19. Valpellice 18. Appiano 16. Pergine, Bressanone 10. Fiemme 8. Feltre 7. Dobbiaco* 5. *una in più
PRIMA GIORNATA DI RITORNO
Sabato 15: Fassa-Varese (18.30), Pergine-Feltre (18.45), Caldaro-Dobbiaco (19.30), Aosta-Appiano (20), Valpellice-Alleghe (20.30), Fiemme-Bressanone (20.30).
Hockey - 12 novembre 2025, 15:37
Il muro Perla e il cecchino Nardella vogliono spegnere il fuoco di via Albani: domani la grande sfida Varese-Aosta
Partitissima da sold out giovedì alle 20.30 all'Acinque Ice Arena (già 600 biglietti venduti) che rappresenta anche il ritorno tra gli ospiti dell'attaccante che segnò 103 punti nella scorsa stagione, oltre che quello di Rocco nella sua casa: non esiste modo migliore che avere gli avversari migliori per mettersi alla prova e giocare da Squadra. Che, al di là che vinca o meno, si sta facendo amare per il suo modo di essere. La bellissima intervista di Da Rin a Flavio Vanetti del Corriere della Sera, che del coach dice: «La sua forza è l'entusiasmo, vede sempre il bicchiere mezzo pieno»
Il popolo giallonero pronto alla grande sfida all'Aosta
Vuoi rimanere informato sui Mastini Varese e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 340 4918095
- inviare un messaggio con il testo MASTINI VARESE
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP MASTINI VARESE sempre al numero 0039 340 4918095.