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Territorio | 08 ottobre 2025, 09:25

Chiude il "guardaroba" per i poveri della Caritas della parrocchia di Gavirate: «L'abbigliamento conferito spesso sporco e rovinato»

Dall'8 ottobre non è più possibile portare abiti usati in parrocchia: l'annuncio sull'informatore della comunità pastorale. Oltre al cattivo stato del materiale conferito, si legge, «emergono necessità diverse ed urgenti da soddisfare e la richiesta di vestiti è diminuita»

La chiesa parrocchiale di Gavirate

La chiesa parrocchiale di Gavirate

Il "Guardaroba" della Caritas della parrocchia di Gavirate chiude il servizio di raccolta degli indumenti usati, una delle attività che da anni contraddistingueva l’impegno di questa preziosa realtà cittadina: non sarà più possibile portare abiti in parrocchia a partire dall’8 ottobre 2025. 

L'annuncio è stato dato sull'informatore della comunità pastorale gaviratese guidata dal parroco don Marco Casale:

La decisione di non raccogliere più dai cittadini gli indumenti usati è dettata da una doppia motivazione: da un lato i bisogni dei nostri assistiti sono mutati nel tempo ed oggi i vestiti non rappresentano più una priorità, essendoci una sovrabbondanza di indumenti rispetto a una richiesta che è diminuita, mentre emergono necessità diverse ed urgenti da soddisfare; dall’altro lato una parte del materiale che viene portato al guardaroba risulta purtroppo inadatto all’utilizzo nel servizio di assistenza, perché sporca, rovinata o obsoleta. 

L’attività del Guardaroba comunque continuerà seppur limitata al solo servizio di distribuzione ai beneficiari degli indumenti già presenti e nel caso in cui si riscontrerà una richiesta specifica di capi di abbigliamento, si lanceranno appelli mirati di raccolta alla comunità cittadina. Il gruppo Caritas si prenderà un tempo di riflessione per comprendere meglio come essere concretamente d’aiuto e progettare un nuovo servizio più utile e più efficace vicino alle reali esigenze delle persone che sono assistite dal Centro di ascolto; quello che è importante è la solidarietà, che rimane, anche se le forme in cui si esprime cambiano. 

Sicuri della comprensione e della collaborazione da parte di tutti, esprimiamo sin d’ora il nostro ringraziamento. Chiunque voglia compiere gesti solidali può continuare a farlo attraverso un impegno mirato e donazioni consapevoli, che permettono alla Caritas di sostenere le persone in difficoltà con consulenze, accompagnamento e, dove necessario, anche con aiuti economici.

M. Fon.

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