Si è conclusa domenica 29 settembre l’edizione 2025 del Festival de Loire a Orléans, il più grande raduno di tradizioni nautiche delle acque interne, che quest’anno ha visto come ospiti d’onore i laghi alpini italiani. A rappresentare il Lago Maggiore la Fondazione Officine dell’Acqua e l’Associazione Vele d’Epoca Verbano di Laveno Mombello, in collaborazione con il Museo Barca Lariana del Lago di Como, quali testimoni del ruolo dei laghi prealpini nella tutela del patrimonio nautico nazionale.
Un evento imponente che ha richiamato oltre 550.000 visitatori, confermandosi come una delle vetrine internazionali più prestigiose dedicate alla cultura nautica tradizionale.
La spedizione italiana
La delegazione italiana era composta da 5 membri e 8 imbarcazioni storiche, tra cui i burchielli e le tradizionali Inglesine, che hanno navigato più volte sul fiume Loira, ammaliando il pubblico con la loro eleganza e unicità. Ad accompagnare la spedizione, i canti e la musica dei Sem Chi Insci, gruppo folkloristico lavenese capace di ricreare atmosfere autentiche e di trasmettere l’anima delle comunità del nostro lago.
All’evento ha preso parte anche la Dott.ssa Barbara Sonzogni, Assessore a Sport, Turismo e Terzo Settore del Comune di Laveno Mombello, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “L’incontro con il Sindaco e gli amministratori di Orléans, e l’entusiasmo con cui hanno accolto la nostra delegazione, confermano quanto sia preziosa per il nostro territorio una realtà come la Fondazione Officine dell’Acqua. Partecipare come ospiti d’onore è per noi motivo di grande orgoglio e rappresenta un’importante opportunità per far conoscere Laveno Mombello anche all’estero, valorizzando le nostre tradizioni e il patrimonio unico delle imbarcazioni storiche. La presenza, al fianco della Fondazione, di Vele d’Epoca Verbano e del gruppo Sem chi Insci dimostra ancora una volta quanto il lavoro di squadra e la forza dell’associazionismo siano fondamentali per la crescita e la valorizzazione del territorio.”
La missione non si è limitata alla navigazione: nello stand istituzionale di 50 mq sono stati ospitati laboratori di artigianato, concerti, eventi, degustazioni e attività che hanno valorizzato le eccellenze del territorio, tra cui i prodotti enogastronomici locali – 6 kg di formaggio, 80 litri di vino e le birre artigianali MaBo – trasformando il festival anche in un’occasione di convivialità.
Attività ed emozioni
Durante i cinque giorni del Festival, la delegazione ha vissuto momenti intensi:
- l’inaugurazione ufficiale con il Sindaco di Orléans e le delegazioni internazionali;
- la costruzione della barca sotto la baracca, simbolo del lavoro del maestro d’ascia;
- i laboratori di cesteria, corde e nodi;
- i pasti conviviali con le altre delegazioni, tra cui la pasta al gorgonzola e noci, il risotto al Grana del Presidente e i pizzoccheri offerti dal Museo Barca Lariana;
- le serate di festa, con la parata delle barche illuminate, i fuochi d’artificio e i concerti.
Un momento speciale è stato il concerto degli amici I Luf, noto gruppo folk della Val Camonica, che hanno suonato sia sul palco principale del Festival sia nello spazio della delegazione italiana, creando un legame di amicizia e cultura che ha emozionato le migliaia di spettatori presenti.
Un ponte tra laghi e fiumi
La partecipazione al Festival de Loire ha rappresentato un’occasione straordinaria per consolidare il ruolo dei laghi alpini come ambasciatori della cultura d’acqua italiana, promuovere le grandi potenzialità turistiche del nostro territorio e rafforzare i legami internazionali.
La spedizione è stata resa possibile grazie al sostegno di importanti partner e sponsor: Regione Lombardia, Camera di Commercio di Varese, Varese Do You Lake, Varese Sport Commission, Comune di Laveno Mombello, EVT, Museo Barca Lariana e MaBo.
Soprattutto grazie al grande impegno che Camera Commercio di Varese sta dedicando all’attrattività e alla promozione del territorio.
Il rientro a casa segna la fine di questa spedizione, che è stata solo una tappa del nostro lungo viaggio per salvare e tramandare le nostre radici.
Le attività culturali, sociali, turistiche e di tutela del patrimonio nautico proseguiranno, con l’impegno di custodire la memoria dei laghi alpini e renderla sempre più internazionale.