Alviti 7,5
Stagione nuova, Alviti vecchio, per fortuna. Mano rovente dal primo istante: chiude un primo quarto perfetto con 15 punti e zero errori. Le percentuali vanno poi aggiustandosi, ma se anche quest’anno Dado è questo, Kastritis può sfregarsi le mani: 26 punti, 5 triple, 3 rimbalzi, 3 recuperi, 4 assist… Non solo numeri: attivissimo anche in difesa.
Moore 6,5
Livello di attività sempre alto. Tra tutti quelli in biancorosso è quello che riesce e ha la tendenza ad attaccare il ferro, motivo per cui diventa una preziosa alternativa nei momenti in cui il tiro da fuori non va. Segna l’unica tripla tentata in un momento decisivo, ma aiuta con 5 rimbalzi e 5 assist.
Villa 6
Chiamato in causa forse un po’ a sorpresa, anche sua. Ci mette tanta intensità difensiva, ma paga lo scotto dell’esordiente e viene pescato in fallo spesso e volentieri. Sufficienza d’incoraggiamento.
Assui 6,5
Ventitré minuti in campo nonostante 2 soli punti segnati? Evidentemente c’è dell’altro, che si traduce principalmente in intensità difensiva, ovvero la specialità della casa. Ci mette poco a fare il primo tuffo sul parquet per recuperare il pallone: se è lo stesso Eli della scorsa stagione non è stato nemmeno l’ultimo.
Nkamhoua 8
Senza Renfro si trova a fare reparto praticamente da solo. Fa valere la sua doppia dimensione interna ed esterna, alternando triple a canestri in avvicinamento. Dietro fa quello che può, ma mette cinque punti di fila negli ultimi due minuti che assomigliano ai titoli di coda. Non male un esordio da 28 punti: è già il colpo di mercato, in attesa di vederlo vicino a un lungo vero.
Librizzi 7
Tripla, tripla più fallo, infrazione di passi forzata. Ed è solo l’inizio della stagione del capitano, che entra in partita nel suo stile e dà la scossa per la prima fuga dei suoi. Senza paura e senza esitazioni, prova di grande carattere che è un mattoncino fondamentale nella vittoria.
Ladurner 6
Comparsa di sette minuti in cui cerca di fare le cose giuste in campo. Giocatore poco appariscente, riesce a far rifiatare un minimo Nkamhoua senza farlo rimpiangere eccessivamente.
Moody 5
Chiaramente la nota stonata della serata. Il punto esclamativo della schiacciata al volo non cancella una prestazione caratterizzata da alcune palle perse banale e qualche passaggio a vuoto che non ti aspetti da un playmaker. È solo la prima partita, perciò mettiamola così: ci sono ampi margini di crescita. Limitato in maniera decisiva anche dai falli.
Freeman 7
L’esplosività per arrivare e concludere al ferro ancora, ovviamente, non ci sono. Compensa con un 3/4 da fuori area, ma anche con un linguaggio del corpo tipico di chi sa di avere un pedigree di un certo tipo e non ha esitazioni a prendersi responsabilità. Fa ben sperare, anche qui, il fatto che i margini di crescita (soprattutto fisici e atletici) sono ampi.










