Territorio - 27 settembre 2025, 10:12

Un catamarano ibrido per collegare Luino con Sesto Calende via lago: un sogno che potrebbe diventare realtà

E' in programma oggi a Laveno Mombello un prestigioso convegno sul rilancio del territorio e lo sviluppo del turismo di cui venerdì è stata data un'anticipazione nel corso di una conferenza alle Officine dell'Acqua: il progetto elaborato dal professor Ivan Zignego dell'Università di Genova prevede anche il collegamento tramite navette da Sesto all'aeroporto di Malpensa

Un'immagine della conferenza di presentazione del collegamento tra Luino e Sesto Calende con il catamarano ibrido

Ripensare il territorio della cosiddetta "sponda magra" del Lago Maggiore significa guardare avanti con progetti innovativi in grado di sviluppare e dare nuova linfa al turismo.

Su questi temi è in programma nel pomeriggio di sabato, alle 16 a Villa Frua a Laveno Mombello, un prestigioso convegno al quale parteciperanno diversi esperti del settore.

Un assaggio di quanto verrà discusso oggi è stato dato nel pomeriggio di venerdì nel corso di un incontro con la stampa che si è svolto nella sede lavenese della Fondazione Officine dell'Acqua dove in particolare ai è parlato di un progetto ambizioso di grande impatto per il territorio, ovvero il collegamento da Luino a Sesto Calende con un catamarano ibrido: una "corsa" che poi proseguirebbe verso l'aeroporto di Malpensa. 

Il progetto è stato elaborato dal professor Ivan Zignego dell’Università di Genova – Centro del Mare che lo ha presentato venerdì a Laveno: un catamarano di circa 12 metri con motore ibrido, dotato di tutti i comfort e in grado di trasportare anche persone con disabilità per collegare dapprima Luino con Laveno, per giungere poi a Sesto Calende, proseguendo in seguito con navette verso Malpensa.

Tempo di percorrenza circa un'ora, visto che l'innovativa imbarcazione, realizzata con materiale riciclabile e tecnologicamente avanzata, è concepita per viaggiare ad una velocità di 30 nodi (55 chilometri orari) e che la distanza da percorrere via lago è di circa 40 km.  Il professor Zignego ha anche sottolineato la possibilità di poter contare in futuro anche su un motore totalmente elettrico. Questa ambiziosa progettualità sarebbe sicuramente in grande di dare sviluppo al turismo sulla sulla "sponda magra" del Verbano, anche dal punto di vista occupazionale.  

Durante l'incontro alle Officine dell'Acqua si è anche cominciato a parlare di rigenerazione urbana, con l'intervento del professor Alessandro Bianchi, ex Ministro dei Trasporti, urbanista, già Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e autore del libro “Rigenerare il  Bel Paese. La cura di un patrimonio dismesso e sconosciuto”.

Bianchi, introdotto da Luca Sartorio, giurista, founder Studio Sartorio Law & Economics, co-autore del volume “La città tra IA, smart city, diritto e rigenerazione”, ha parlato della scuola della rigenerazione sostenibile La Fenice fondata nel 2015 che ha come obiettivo la salvaguardia del territorio, riqualificando con i giusti criteri il vasto patrimonio immobiliare italiano dismesso da tantissimi anni su tutto il territorio nazionale.  

Alla conferenza sono intervenuti anche il sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino e il vicesindaco Fabio Bardelli che nel suo intervento ha sottolineato che la riqualificazione deve tenere conto di diversi aspetti, sociale, culturale, turistico, mettendoci "l'anima" per lo sviluppo sostenibile. 

Il convegno "Ripensare il territorio. Rigenerare il turismo” in programma sabato 27 settembre alle 16 a Laveno Mombello, Villa Frua, è promosso e organizzato dal Comune di Laveno Mombello, in collaborazione con la Rivista La Fenice Urbana - Saperi contaminati per ripensare le città -  con il patrocinio di Regione Lombardia, dell’Università degli Studi di Genova – Centro del Mare, di UnitelmaSapienza di Roma, dell’Associazione culturale Le Sempiterne, dell’Associazione Idrovia Locarno-Milano-Venezia, del GIST Gruppo Italiano Stampa Turistica e di altre realtà pubbliche e private. 

Claudio Ferretti