Hockey - 27 settembre 2025, 21:23

FOTO. Pippo Matonti chiude la saracinesca, Raphael Bastille fa cadere la lama del boia (5-2)

I Mastini ribaltano il Fiemme, che si era portato sul 2-0: le parate di Superpippo tengono in piedi i gialloneri, una tripletta del canadese chiude i conti. Capitan Vanetti, operato due giorni fa, carica i giocatori fuori dagli spogliatoi mentre Edo Raimondi è alla prima presenza da assistant coach: l'anima giallonera fa sempre la differenza. Le immagini di Alessandro Umberto Galbiati

Bastille mette dentro il 3-2 coronando rimonta e sorpasso: delirio all'Acinque Ice Arena (Foto Alessandro Umberto Galbiati)

Pippo Matonti chiude la saracinesca, Raphael Bastille fa cadere la lama del boia. Così il Varese, che becca solo due gol ed è la notizia nella notizia (Terzago l'aveva detto: «Non potremo sempre vincere facendo sei gol», sottintendendo che si doveva prenderne meno dei 5 subiti a Torre Pellice). Come lo è un'altra: Andrea Vanetti - l'equilibratore, cioè il giocatore che tiene unite le fasi d'attacco e difesa, il filo invisibile che permette di non trovarsi sbilanciati o di sbilanciarsi troppo - non c'è ma c'è e, due giorni dopo l'operazione, accoglie i giocatori uno per uno caricandoli fuori dallo spogliatoio con il braccio legato al collo. Come c'è Edo Raimondi, alla prima presenza da assistant coach in panchina. Non ci sono, ma ci sono sempre: con la loro anima, l'anima del Varese (e un Varese che vince così pure senza Piroso, può arrivare lontano). 

Come c'è Superpippo, autore di alcuni interventi superlativi nel bloccare il Fiemme nel suo momento splendente che dura più di metà partita, anzi quasi tre quarti di gara. C'è Terzago, che a noi sembra tirare i fili della squadra. C'è Michael Mazzacane di nuovo in versione totale (2 assist), c'è il pane duro - per gli avversari - di Alex Bertin. E c'è "Raffaele": quando s'incunea e va via da metà pista quasi ingobbito come un puffo volante che divora spazio, avversari, portiere, gol, ci fa impazzire. Come facevano soltanto, lo diciamo anche se forse non dovremmo, Franchini, Drolet o Tedesco

"Fin dal primo giorno m'innamorai di te" scrivono i Ragazzi della Nord su uno striscione prima del via: vangelo. E domenica si prosegue con la seconda giornata e le finali dell'8° Memorial Marco Fiori (bellissimo vedere così tanti under 10 sugli spalti e poi in pista per la consegna degli Mvp al califfo Moberg e il nostro "Raffaele"), che partono alle 8.30 e si chiudono con la gara per il primo posto alle 12.27, e la prima partita di campionato dei Crazy Bees (la squadra campione della categoria A affronterà alle 19.30 gli Sgularat Milano). Varese, culla dell'hockey, merita tutto.

Terzo tempo: il genio di Raffaele, l'anima di Terzago
È una genialata di Bastille a completare il sorpasso giallonero: vedendo il portiere ospite sbilanciato con due difensori davanti a lui, mette proprio lì un disco volante che rimbalza su un trentino ed entra: il canadese ha visto l'autogol del 3-2 e se l'è andato a prendere!  Il Fiemme, che forse aveva dato tutto giocando alla grande due tempi, accusa un calo, mentre i Mastini - immaginiamo come da piano partita - emergono alla distanza e, dopo un'occasione di Tilaro pker il +2, vanno a chiudere il conto con una cavalcata devastante dell'attaccante canadese, mvp, che mette dentro il poker e in ghiaccio i tre punti. Gol favoloso, alla Tedesco: non aggiungiamo altro. Nel 5-2 a porta vuota di Marcello Borghi, invece, aggiungiamo che l'assist di Tommaso Terzago è prezioso perché arriva da un giocatore che in ogni gesto sembra ormai essere entrato nell'anima del gruppo e, da lì, governare a piacimento gli eventi.

Secondo tempo: Raffaele, il killer e Superpippo
C'è tutto in questa ripresa bellissima: la micidiale linea che pattina il doppio delle altre del Fiemme (Moberg-un gigantesco Moberg-Makela-Vanzetta), la rabbia del Varese, le prodezze di Pippo Matonti e un difensore come Alex Bertin ("Ci fosse stato in gara 5 a Caldaro..." con quelle cariche e quelle battaglie alla balaustra da cui esce sempre trionfante, dice giustamente Max Airoldi accanto a noi). E c'è anche il 2-0 fiemmese proprio di Vanzetta che risolve un mischione davanti alla riga: lì, con le spalle al muro esce il solito vecchio immortale cuore giallonero e in un amen è 2-2. "Raffaele" Bastille morde davanti alla porta e insacca il rimbalzo, poi ci pensa il killer Tilaro sotto la Nord a fare venire giù il palaghiaccio. In mezzo, prima e dopo, c'è Superpippo, un miracolo di Tononi - bravissimo per 60 minuti - su Bastille, il palo di Perino, i power play falliti dal Varese: insomma, una giostra che si ferma solo al secondo intervallo.

Primo tempo: Pippo evita lo 0-2 
Il Varese parte meglio, crea di più, in particolare con un tiro da fuori di Schina, ma va sotto al primo tiro subito con una traiettoria angolatissima, una sorta di tiro della domenica, da destra a sinistra sul palo lontano di Moberg. Terzago con i gialloneri in inferiorità piomba davanti alla porta trentina e per poco non trova il pari, poi sale in cattedra Pippo Matonti, che salva i suoi dallo 0-2 due volte sempre su Odorizzi (nella prima è uno contro zero con l'arbitro che ha già portato il fischietto alla bocca per sancire il raddoppio, nella seconda su un tiro dalla media distanza). La sensazione è che il Fiemme, giocando libero e leggero, possa fare molto male soprattutto con la linea finlandese di Moberg e Makela, spesso straripante. Finché dura la benzina...

Formazione: manca Piroso e Da Rin, pur cambiando molto e inserendo anche Pietro Borghi nelle rotazioni, oltre ovviamente a Marco Matonti spesso alternato a Erik Mazzacane, spedisce inizialmente prima Venturi con Marcello Borghi e Tilaro; in terza, dove rientra Michael Mazzacane, ci va Allevato accanto a Xamin; seconda confermatissima con Perino, Bastille e Terzago. Come prevedibile, c'è Pippo Matonti in porta. Assente anche Fornasetti. Ma, soprattutto nella prima parte di gara, le linee sono solo sulla carta, visto l'utilizzo, perfetto per tenere la riserva di energia nel momento verità, di Pietro Borghi.

Varese-Fiemme 5-2 (0-1, 2-1, 3-0)
Reti: 6'25" Moberg (Makela, Raskin) 0-1; 24'04" Makela (Raskin, Moberg) 0-2, 24'40" Bastille (Makinen, Perino) 1-2, 28'58" Tilaro (M.Mazzacane, Xamin) 2-2; 47'05" Bastille (M.Mazzacane) 3-2, 57'58" Bastille (Xamin, Re) 4-2, 59'21" M.Borghi (Terzago, Makinen) a porta vuota 5-2
Varese: F.Matonti (Pisarenko); Schina, Re, Venturi, M.Borghi, Tilaro; Makinen, Crivellari, Perino, Terzago, Bastille; Bertin, E.Mazzacane, Allevato, Michael Mazzacane, Xamin; M.Matonti, Peterson, P.Borghi. Coach: Massimo Da Rin. 
Fiemme: Tononi (Moser); Willeit, Raskin, Moberg, Makela, Vanzetta; Bonelli, Lazzeri, C.Weber, Nicolao, Odorizzi; Goldner, Felicetti, F.Weber, Chelodi, Ghizzo; Delvai. Coach: Luca Felicetti. 
Arbitri: Jeremy Bassani, Fabio Lottaroli (Federico Cusin, Fabio Zen)
Note - Titi Va 46, Fi 16. Penalità Va 14', Fi 16'. Spettatori: 789.

Terza giornata
Varese-Fiemme 5-2, Feltre-Dobbiaco 6-2 (spattatori 835), Appiano-Pergine 2-6 (doppietta Meneghini e Cristellon), Aosta-Caldaro 1-4 (spettatori 580; nel Caldaro Saha 1 gol e 2 assist, Alanne 2 assist), Alleghe-Bressanone 3-2 (doppietta Edgar De Toni), Valpellice-Fassa 4-2 (spettatori 600, doppietta Savolainen).

Classifica
Varese, Caldaro 8. Feltre 7. Alleghe, Aosta 6. Valpellice 4. Pergine, Appiano, Fiemme, Bressanone, Fassa 3. Dobbiaco 0.

Quarta giornata
Sabato 4 ottobre: Bressanone-Valpellice (18), Pergine-Dobbiaco (18.45), Appiano-Caldaro (19.30), Aosta-Feltre (20), Alleghe-Varese (20.30), Fiemme-Fassa (20.30).

Il bellissimo striscione in curva e la squadra attorno a Pippo Matonti

Andrea Confalonieri


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