I più letti della settimana - 21 settembre 2025, 08:54

Da quarant'anni gli inconfondibili profumi della "Casa del Fungo" ci portano a Gemonio da Barbara e Antonio

L'avventura di Antonio Barbiero e di sua figlia Barbara parte da lontano: i primi viaggi dalla Calabria, il primo negozio a Gavirate. A dicembre l'attività, che è anche "casa" del tartufo e di altri prodotti tipici, spegnerà 40 candeline. «Tutto viene testato personalmente. In molti ci fanno visita anno dopo anno, spesso accompagnati da figli e nipoti, che diventano a loro volta clienti e ci commuovono con un dono o un "grazie"». Non solo un negozio, ma un luogo dove i sapori del bosco diventano esperienza, memoria e condivisione

L'inconfondibile sagoma de "La Casa del Fungo" di Gemonio con Barbara e papà Antonio

Inizia da questa domenica una nuova rubrica che vi riproporrà ogni sette giorni l'articolo più letto della settimana appena conclusa: in questo caso di tratta di quello su una storica attività di Gemonio che, in periodo di funghi, non poteva che conquistare l'attenzione dei nostri lettori.

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È una storia che profuma di bosco, di radici familiari e di passione autentica quella della Casa del Fungo di Gemonio, che quest’anno, a dicembre, festeggia i suoi primi 40 anni di attività. Un traguardo che porta con sé la memoria di un lungo cammino iniziato nel 1968 da Antonio Barbiero, padre dell’attuale titolare Barbara Barbiero.

In gioventù, Antonio partiva dalla Calabria con l’auto carica di funghi porcini della Sila e dell’Aspromonte, affrontando viaggi estenuanti quando ancora l’autostrada non arrivava oltre Salerno. Con quei viaggi pionieristici ha portato i sapori del Sud in Lombardia, aprendo la strada a un commercio che negli anni lo avrebbe condotto persino in Siberia, sulle rive del lago Bajkal, e nella cordigliera dell’Atlante in Marocco, alla ricerca delle migliori qualità di funghi e tartufi.

Il primo punto vendita aprì a Gavirate negli anni Settanta, in viale Verbano; nel 1985 arrivò quello di Gemonio, accanto allo splendido eremo medievale di San Pietro, che oggi rappresenta la sede storica. «Nella sede di Gavirate, era subentrato un amico di mio padre che si era stancato di lavorare in fabbrica. In un primo momento, dopo un periodo di affiancamento, avrebbe dovuto andare lui a Gemonio, ma poi ha scelto di restare a Gavirate. Se non fossimo venuti a Gemonio avremmo compiuto oltre 50 anni di attività», racconta Barbara. «Potrei dire di essere nata in negozio: mia mamma ha lavorato fino a due giorni prima che venissi al mondo. Finite le scuole medie, ho iniziato ad aiutare mio padre e, dagli anni Novanta, mi sono dedicata esclusivamente al negozio di Gemonio. Nel 2001 sono subentrata a papà, che ancora oggi ci affianca come consulente».

La Casa del Fungo è oggi un punto di riferimento non solo per funghi e tartufi, ma anche per una ricca gamma di prodotti tipici: paste e risi aromatizzati, riso classico, conserve sott’olio, confetture, olio extravergine, aceto balsamico e specialità dolciarie nel periodo natalizio. La maggior parte dei fornitori è costituita da aziende agricole e artigianali, locali e nazionali.

Il valore aggiunto? La passione e la cura nella selezione: «Ogni prodotto viene testato personalmente, spesso con degustazioni insieme a clienti e ristoratori – spiega Barbara – Visitiamo i luoghi di produzione e manteniamo un rapporto diretto con le aziende. I funghi che vendiamo sono tutti certificati e tracciabili».

Accanto al negozio di Gemonio, con le sue vetrine e lo spazio espositivo, la Casa del Fungo partecipa ogni anno a fiere e sagre dell’Alto Varesotto, molto apprezzate per l’eleganza degli allestimenti. L’attività non si ferma ai confini locali: grazie a Loris, secondogenito di Antonio, i prodotti a marchio hanno raggiunto anche l’Estremo Oriente – Vietnam, Cina, Australia e Giappone – dove sono protagonisti di degustazioni ed eventi in prestigiosi hotel. A completare l’offerta c’è anche un e-commerce, che porta il marchio di Gemonio in tutto il mondo.

Tra i ricordi più belli, Barbara cita l'affetto dei clienti: «Molti tornano anno dopo anno, spesso accompagnati da figli e nipoti, diventati a loro volta clienti. Ci commuovono i regali, i messaggi di ringraziamento, il coinvolgimento nelle loro vicende familiari. Ogni volta che riceviamo la notizia della scomparsa di qualcuno di loro, è come perdere un pezzo della nostra storia».

Il commercio cambia, tra e-commerce e grande distribuzione, e il futuro è ancora tutto da scrivere: «Non sappiamo se saranno altri 40 anni – conclude Barbara – ma di certo continueremo a resistere con la stessa passione e la stessa cura che ci hanno guidato fin qui». La Casa del Fungo non è solo un negozio, ma un luogo dove la tradizione incontra l’innovazione, dove i sapori del bosco diventano esperienza, memoria e condivisione.

Gulia Nicora