Chicco, che non ha sprecato il suo tempo...
Che senso ha, mi chiedo, realizzare qualsiasi cosa e lasciarla lì, ad aspettare di essere ritrovata o riscoperta? Che senso potrebbe avere incontrare persone e personaggio del nostro tempo e dei nostri luoghi, registrare le loro parole, i loro sogni, le ambizioni e anche i risultati raggiunti e poi non proporle a memoria presente e futura?
Che senso avrebbe avuto, in questo caso, non estrarre dal cilindro l’incontro con un creatore di cultura e colore, amante della natura, dei nostri luoghi? No, non avrebbe avuto alcun senso. Per questo mi voglio divertire proponendo... Enrico Colombo anzi, Chicco Colombo, l’artista che non ha sprecato il proprio tempo, l’uomo che sta vivendo la sua quarta giovinezza.
Chicco Colombo burattinaio, ma non solo, che ci incontra nella “sua” Cazzago Brabbia, luogo di amore e passione in cui si è trasferito da Varese, sua città di origine. Ci racconta e si racconta rimarcando, senza superbia anzi, con un sorriso, la frase: «Lo abbiamo già fatto».
Dai burattini al trekking a cavallo, alla realizzazione di murales e ancora di altre forme di espressione creative, Chicco è un vulcano che non smette di realizzare idee e progetti con la semplicità di chi si rende conto di essere un attore che ha scelto una carriera alternativa, reale, vicina e a contatto con le persone.
Con Betty è stato capace di non fermarsi mai di fronte a nulla, di dare corpo al ricordo di Gualberto Niemen (storico burattinaio locale) e di appassionarsi al teatro nelle sue diverse forme. Oggi, per questa occasione, si siede in un luogo a lui caro che ha anche ospitato la sede ufficiale e creativa del Teatro dei Burattini Varese, per raccontare, semplicemente, la sua ricetta della felicità!