Territorio - 05 agosto 2025, 13:25

Quella "terra di nessuno" tra Varese e Gazzada Schianno: senza strisce, senza luci e con la vegetazione che si sta mangiando la strada

Poco dopo viale Europa, in un’area industriale al confine tra le due municipalità, i cittadini denunciano una situazione di incuria e abbandono del tratto stradale, dove anni fa un ragazzo ha rischiato la vita a causa del crollo di una pianta. Il rigoglioso verde copre i cartelli e impedisce il transito in sicurezza di pedoni e mezzi: l’amministrazione di Gazzada, più volte interpellata non si è mossa. Ma quello che i cittadini denunciano l’assenza di comunicazione e coordinamento tra i due Comuni

La situazione tra via per Schianno, a Varese, e via Gramsci e via Campagnola, a Gazzada Schianno

Qualcuno degli abitanti della zona l’ha ribattezzata da diverso tempo la terra di nessuno, per quanto tempo le amministrazioni l’abbiano lasciata in balia di sé stessa e di tutti colori che ci vivono o che semplicemente ci transitano.

Siamo al confine tra Varese e Gazzada Schianno: dopo aver superato viale Europa e l’Esselunga, al secondo semaforo si svolta a sinistra, si transita sotto il ponte e si giunge in una zona industriale. Via per Schianno nel Comune di Varese diventa via Gramsci appena il cartello indica l’ingresso nel Comune di Gazzada Schianno. Pochi metri ed ecco l’incrocio con via Campagnola, una stradina (privata, ma ad uso pubblico) con tanto di un angusto spazio di manovra reso ancora più stretto dalla vegetazione tagliata e accatastata sul ciglio della strada.

In questa area la vegetazione si sta pian piano “mangiando” i bordi strada e ha coperto i cartelli stradali. La segnaletica orizzontale? Del tutto assente, così come i lampioni e l’impianto di illuminazione.

A raccontarci la situazione è il portavoce di un gruppo di residenti della zona, che da almeno quindici anni cerca di attirare l’attenzione delle amministrazioni sulla manutenzione dell’area. Ciò che viene principalmente rimproverato è «la mancata comunicazione e collaborazione tra di esse».

La questione si è fatta più seria dopo il 2016, quando il tronco di una pianta è collassato, in seguito a una leggera nevicata, sul cofano di una macchina, facendo rischiare il peggio a un giovane residente che non stava facendo altro che recarsi al lavoro.

Della situazione è stato messo al corrente più volte il Comune di Gazzada Schianno. Nel 2021 perfino tramite un messaggio di posta raccomandata scritto da uno dei residenti, in cui si fa riferimento a un’emanazione del 2009 di un «provvedimento contingibile e urgente al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano i cittadini connessi all'obbligo dei proprietari confinanti di mantenere le siepi in modo da non restringere e danneggiare la strada a compromettere la leggibilità a distanza della segnaletica». Provvedimento mai messo in atto e rinnovato otto mesi dopo con carattere d’urgenza.

«Oggi purtroppo, questa situazione costituisce una vera e propria emergenza - si legge ancora nella lettera - considerati gli sconvolgenti eventi climatici degli ultimi anni, che arricchiscono tutta la questione di una grave ed inadempiente responsabilità. La via Campagnola, a causa di un importante insediamento di strutture abitative che ha necessariamente irrobustito il traffico su questa piccola via, è resa sempre più stretta dalla presenza di rovi e alberi che si piegano sulla strada, soprattutto quando piove, e che addirittura coprono totalmente il cartello con l'indicazione della via».

La stessa identica lettera è stata inoltrata all’attuale amministrazione, insediatasi lo scorso anno e guidata dal sindaco Stefano Frattini.

Lo scorso autunno nella parte inerente al Comune di Varese un intervento ha ripulito parte della vegetazione a bordo strada, ma sussiste la presenza dei rami più alti che sporgono sulla strada. Essendo un’area industriale, non è raro che degli autoarticolati o dei tir urtino le piante più alte, così da creare potenziali danni e disagi. Discorso identico per le piante di media altezza, che costringono i pedoni a non poter camminare a bordo strada, costringendoli a doversi accentrare verso l’interno di una carreggiata già di per sé stretta.

L’auspicio, ancora una volta, dei residenti, ma anche di tutto color che transitano regolarmente dalla via, è quello di essere ascoltati e di vedere risolto quanto prima il problema.

Redazione