Varese - 16 luglio 2025, 11:37

Più di 60mila ore spese e oltre 220mila euro raccolti: le bellissime pagine del "Libro verde della solidarietà" degli alpini varesini

Il bilancio dell'attività dell'Associazione Nazionale Alpini testimonia l’incredibile lavoro in opere di solidarietà, volontariato e impegno civile. Il capogruppo Verdelli: «Varese fa la parte del leone anche a livello nazionale». Carabelli (Alpini Capolago): «Non ci tiriamo mai indietro». Il sindaco Galimberti: «Meritano un riconoscimento particolare»

Ben 61.708 ore spese e 224.115 euro raccolti dai 77 gruppi delle "penne nere" della provincia di Varese. E' questo il bilancio del 2024 contenuto nel "Libro verde della solidarietà", che ogni anno presenta l’incredibile lavoro in opere di solidarietà, volontariato e impegno civile svolti dall’Associazione Nazionale Alpini.

«Questa iniziativa si ripresenta ogni anno dal 2001 - ha dichiarato Antonio Verdelli, capogruppo del Gruppo Alpini di Varese - È giusto raccontare cosa facciamo e che scopi perseguiamo. Noi continuiamo ad andare avanti nonostante le difficoltà. Nel libro, poi, troverete lo sport, il campo scuola e tanto altro. A noi interessa dire che anche la nostra città fa, secondo noi, la parte del leone. A livello nazionale ci posizioniamo entro le 15 realtà, senza farne una gara, ovviamente».

«Come ha detto Verdelli, diventa sempre più difficile fare volontariato, ma noi non ci tiriamo indietro - ha continuato Lorenzo Carabelli, rappresentante del Gruppo Alpini di Capolago - Quindi siamo orgogliosi di fare parte di Varese e continueremo a lavorare per la città».

«Io ringrazio gli Alpini per l'impegno messo in campo con numerose iniziative e per l'allegria che generate - ha dichiarato Davide Galimberti, sindaco del Comune di Varese - Le persone che coordinano questi gruppi meritano un riconoscimento particolare perché ci mettono molto entusiasmo, quindi grazie. Non ci rimane che partecipare agli appuntamenti organizzati dagli Alpini».

È possibile consultare il "Libro verde della solidarietà" visitando il sito web www.ana.it.

Elisa Petrocelli