L'onoterapia è una tipologia di pet therapy diffusa in diverse nazioni europee che si sta iniziando a praticare anche in Italia. Nello specifico è l'asino l’animale che assiste e svolge un lavoro terapeutico relazionale seguito da un operatore qualificato.
Anche la neonata associazione La Quercia, gruppo di Cocquio Trevisago che ha come obiettivo aiutare le persone nelle molteplici fragilità, tra le diverse attività svolte dai volontari ha creato grazie a donne speciali l’opportunità di intraprendere e di conoscere la onoterapia.
Con un approccio aperto a persone di tutte le età che entrano nel mondo degli asinelli, dove sono gli stessi animali a trasmettere al genere umano empatia ed emozioni uniche e straordinarie, a portare avanti questa iniziativa è Rita, detta "degli asinelli".
Perché questo nome?
Hanno cominciato a chiamarmi così da qualche anno, associando il mio nome alle tre asine che a loro volta hanno gli stessi nomi delle mie ragazze: Viola e Altea.
Che tipologia di aiuto danno queste straordinarie asinelle?
Loro hanno un intuito particolare e lavorano sulla emotività umana captando i sentimenti. Questo consente di aiutare nel superamento di svariati blocchi psicologici, poi in un secondo momento si lavora anche sulla autostima e sulla importanza di gestione della responsabilità.
In concreto?
Il tutto si divide in tre stadi, sempre con la mia costante presenza. Il primo passo è fare conoscenza con l’animale, e in questo caso i bambini sono entusiasti, perché imparano a conoscere l'asinello sotto la mia vigile presenza. Il secondo stadio è l’avvicinamento, con il primo contatto sensoriale e tattile con l’animale, in cui io insegno ad accarezzarlo e a dargli da mangiare. Il terzo passaggio, quello più importante, è il contatto di lavoro dove gli asinelli portano i piccoli a fare una passeggiata e dove si insegna il rispetto dell'animale, dei suoi tempi e dei suoi spazi. È un modo per insegnare anche ai bambini a fare altrettanto con le persone che incontreranno nella loro crescita.
L' onoterapia viene utilizzata anche per le persone con disabilità?
Certamente, anche in questo caso gli incontri sono simili a quanto detto prima, solamente che bisogna essere preparati a seguire singolarmente il portatore di disabilità. Devo dire che si crea una alchimia di affinità e sintonia straordinaria, e questa tipologia di legame lavora molto sulle singole criticità dell'individuo. Tra l'altro ho appena terminato un corso con la lingua dei segni, tramite la CESVIP, con il docente Mauro Dori, e questo mi permetterà di comunicare e di aiutare anche individui sordi che si rivolgeranno alla associazione.
L' associazione La Quercia è a disposizione per qualsiasi tipologia di chiarimento in merito, e ricorda inoltre che è possibile acquistare prodotti biologici coltivati dalle persone che frequentano l'associazione, le quali grazie alla coltivazione della terra si sentono utili e nuovamente integrati nella socialità.
Per maggiori informazioni si può contattare Rita al 3486444222 o Mara al 3487294456.