Territorio - 21 giugno 2025, 16:31

L'addio ad Amine Toufik: la comunità varesina si mobilita per il suo ultimo viaggio in Marocco. «Riposerà vicino ai suoi cari»

Insegnanti, amici, compagni del ventenne annegato nel Lago Maggiore a Ispra la scorsa settimana si sono uniti per una raccolta fondi per riportare la salma dello studente dell'Isis Newton di Varese nella sua terra d'origine. L'iniziativa della professoressa Dora Roma sua insegnante di sostegno: «Era un ragazzo meraviglioso in una classe meravigliosa»

Amine Toufik

La comunità di Varese e l'Istituto ISIS Newton si mobilitano in memoria di Amine Toufik, il giovane studente marocchino tragicamente scomparso il 16 giugno, annegato nel Lago Maggiore a Ispra mentre faceva un bagno (LEGGI QUI). 

Per onorare la sua memoria e permettere alla sua salma di tornare in Marocco, terra natale del ragazzo, è stata avviata una raccolta fondi che ha già riscosso un'ampia partecipazione. L'iniziativa è sostenuta anche dalla professoressa Dora Roma, insegnante di sostegno della classe 5^ AIME dell'Istituto ISIS Newton che Amine frequentava. La docente ha condiviso il suo profondo dolore per la scomparsa e il suo affetto per il ragazzo, descrivendolo come «un ragazzo meraviglioso, in una classe meravigliosa».

Amine, che avrebbe compiuto 21 anni il 19 giugno, era arrivato a Varese da qualche anno ed abitava a Leggiuno, dove dava una mano anche nella pizzeria di famiglia, con lo zio, decisione presa per perseguire il suo obiettivo principale: ottenere il diploma. La professoressa Roma ricorda il suo impegno e la sua determinazione, nonostante le difficoltà. «Lui ha fatto più per me di quello che io ho potuto fare per lui» ha affermato commossa l'insegnante, sottolineando la positività, il sorriso e la capacità di Amine di risollevare il morale di chiunque gli fosse accanto.

La docente ha anche rivelato un aspetto delicato della vita di Amine: il ragazzo aveva subito un trauma cranico due anni fa cadendo dal quadro svedese in palestra e aveva mostrato problemi di attenzione e iperattività. L'insegnante, con la sua esperienza, aveva iniziato a sospettare la presenza di ADHD e, pochi giorni prima della tragedia, era riuscita a contattare la famiglia di Amine, insieme al professor Natalino Carelli, coordinatore di classe e insegnante di materie tecniche, per approfondire la situazione. «È successo quello che non doveva succedere» ha dichiarato la professoressa, esprimendo il suo dolore per non aver potuto completare questo percorso di aiuto.

La decisione di riportare la salma in Marocco è stata presa dalla famiglia di Amine, di origini marocchine, che desidera che il ragazzo riposi nella sua terra d'origine, vicino ai suoi cari. L'Istituto ISIS Newton e la comunità araba locale si sono uniti per sostenere questa volontà, organizzando la raccolta fondi.

Per contribuire e aiutare la famiglia di Amine a riportare il giovane a casa, è possibile donare qualsiasi somma tramite il seguente link: https://gofund.me/562b3f24 

Ilaria Allegra Vanoli