«Oggi non celebriamo il tempo trascorso, ma la passione, il valore umano e l’impegno costante che ognuno di voi ha portato alla professione infermieristica nel nostro territorio». Con queste parole il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Varese, Salvatore Santo, ha aperto ieri mattina, sabato 24 maggio, la cerimonia ufficiale di premiazione di 98 professionisti che hanno raggiunto i traguardi di 30, 40 e 50 anni di iscrizione all’Albo.
L’evento si è svolto nella cornice raccolta e significativa del Convento dei Frati Cappuccini di viale Borri, luogo che ha dato solennità e intimità a un momento che ha saputo intrecciare memoria, riconoscimento e testimonianza. Come ha sottolineato il presidente Santo, infatti, «voi siete testimoni della storia dell'infermieristica in provincia di Varese, siete portatori di un patrimonio di esperienza che nessun manuale potrà mai trasmettere».
La cerimonia ha rappresentato un momento corale in cui il presidente e il consiglio direttivo dell’OPI di Varese hanno voluto ringraziare pubblicamente coloro che, giorno dopo giorno, hanno mantenuto viva la passione per la professione infermieristica, senza lasciarsi scalfire da difficoltà operative, cambiamenti normativi e spesso da un riconoscimento sociale non adeguato.
Sono stati premiati complessivamente 98 infermieri: 27 per i 30 anni di iscrizione, 68 per i 40 anni, 3 per i 50 anni. Questi ultimi, in particolare, sono stati accolti con una lunga e sentita ovazione. I loro nomi sono Anna Maria Gatti, Giovanna Gilardi e Maria Tonolli.
Il momento centrale della cerimonia è stato il discorso del presidente Santo, il quale ha voluto sottolineare anche il valore simbolico e formativo del riconoscimento: «Che questo momento sia non solo un riconoscimento, ma anche un passaggio di testimone: la vostra storia sia d’ispirazione per gli studenti che ci onorano della loro presenza e dei colleghi più giovani».
Tutti i professionisti premiati sono stati invitati a esprimere un pensiero sulla loro esperienza e a lasciare un augurio agli studenti di infermieristica presenti, creando così un ponte intergenerazionale tra chi ha vissuto la professione nel tempo e chi la sta cominciando oggi.
Unanime è stato l’invito a non perdere la passione: una professione complessa, spesso poco valorizzata, ma capace di offrire soddisfazioni profonde a chi la vive con consapevolezza e vocazione. Una mattinata che ha saputo restituire dignità e orgoglio alla figura dell’infermiere: «Grazie per ciò che siete, per ciò che avete fatto e per tutto quello che continuerete a rappresentare per la nostra professione», ha concluso il presidente Santo.