Una ferita aperta che si sta rimarginando: questa è per molti cittadini l'immagine dell'ex cartiera di Besozzo, dove per anni hanno lavorato intere generazioni e che chiuse bruscamente nel 2008 lasciando senza occupazione e prospettive decine di dipendenti.
Acquisita dopo qualche anno dal Comune, ora le prospettive iniziano a vedersi anche grazie ai fondi del Pnrr. Da qualche giorno sono aperti e disponibili al pubblico i campi di basket e pallavolo all'aperto (due grandi e due più piccoli) che nel weekend appena trascorsi sono già stati utilizzati. L'entrata è quella del vecchio ingresso della cartiera, non quello sulla statale di fronte al cimitero ma dalla strada che conduce alla Cassani.
«Si tratta di un parco a entrata libera - spiega il sindaco Gianluca Coghetto - a disposizione dei cittadini ed è il risultato del bando vinto al quale abbiamo partecipato con le società besozzesi di pallacanestro e pallavolo. Un luogo dove fare sport liberamente, dove ritrovarsi, sullo stile delle città europee».
Ma il recupero della cartiera non finisce qui: sono in partenza altri due cantieri, ancora più ambiziosi, che trasformeranno un'area industriale dismessa in qualcosa di nuovo per Besozzo.
«Partono i lavori di demolizione di alcuni manufatti che porteranno allo scoperchiamento del fiume Bardello e così alla realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclopedonale che si congiungerà con l'attuale andando a completare poi l'innesto con Cocquio - prosegue il primo cittadino - il progetto prevede anche la rivitalizzazione delle sponde del fiume».
Un piano ambizioso quello del Comune anche a livello economico: lo scoperchiamento del Bardello prevede un finanziamento di 700mila euro, la rivitalizzazione delle sponde 400mila ma è l'ultimo lotto quello più impegnativo. La realizzazione di edifici che ospitino associazione: quattro milioni e mezzo di euro.
«Come prevede il bando e le scadenze del Pnrr tutto deve essere terminato entro il 2027 - conclude Coghetto - ora partiranno due cantieri che lavoreranno simultaneamente».