Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo di minoranza "Monvalle da Vivere" firmata dal capogruppo Riccardo Papini:
La mozione, quale atto di indirizzo politico che obbliga la giunta a perseguire l’obiettivo proposto, è uno degli strumenti in mano ai gruppi consiliari per perseguire azioni concrete per il territorio. A Monvalle invece la situazione si è complicata a seguito di una errata interpretazione del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. «Il sindaco ci ha comunicato infatti che ci avrebbe dato risposta scritta al primo consiglio comunale utile, ma questo metodo viene utilizzato per l’interrogazione: la mozione deve essere votata e discussa in consiglio comunale, come qualsiasi altra delibera» spiega il gruppo consiliare “Monvalle da vivere”.
«In ogni caso ora è chiara la differenza tra una mozione e un’interrogazione vista la risposta arrivata dalla maggioranza e ci auguriamo vengano discusse il prima possibile» dichiara il capogruppo Riccardo Papini.
Entrando nel merito del contenuto delle mozioni, ecco gli argomenti: la prima richiede l’istituzione di una via, piazza o qualsiasi luogo pubblico ai “Martiri delle Foibe”, vista la notevole importanza storica che ha assunto l’argomento negli ultimi anni e la sempre maggior necessità di sensibilizzare gli abitanti del nostro Comune; la seconda ha la medesima finalità e motivazione ed è dedicata alle “Vittime della Shoah”, mentre infine la terza merita un maggiore approfondimento. «Ci tengo a sottolineare che le prime due mozioni sono state fatte, su nostra iniziativa, anche dai gruppi consiliari di minoranza di Leggiuno e Brenta e sono già state approvate all’unanimità» riporta orgoglioso il capogruppo.
Quest’ultima infatti si basa su un importante emendamento proposto dall’onorevole Alberto Gusmeroli, sindaco di Arona e Presidente della Commissione parlamentare Attività produttive, commercio e turismo, riguardo la possibilità di passare fino al 30 giugno 2025 dal “Mercato libero” al “Servizio a tutele graduali” per risparmiare notevolmente sul costo delle bollette che ogni famiglia deve sostenere mensilmente. L’idea sarebbe di costituire, come ha fatto il Comune di Arona, uno sportello ad hoc per assistere le persone meno avvezze a questo delicato ma decisivo passaggio.
«Monvalle ha l’opportunità di fare il salto di qualità e prendere spunto da modelli virtuosi come quello di Arona: ora sta alla maggioranza decidere se continuare sul solco tracciato finora o aprire le porte all’innovazione per fare una piccola ma decisiva rivoluzione nel nostro paese» conclude il capogruppo Papini.