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Eventi | 06 maggio 2025, 12:56

Si alza il sipario sulla 19esima edizione del Festival Terra e Laghi: il teatro che unisce e accoglie

E' stato presentato questa mattina il programma e il progetto culturale che sta dietro la manifestazione «che abbraccia a territori, valica i confini e li trasforma in ponti», organizzato dal Teatro Blu di Cadegliano Viconago. Ben 78 spettacoli distribuiti tra maggio e fine novembre in oltre 50 Comuni e con la partecipazione di 37 compagnie teatrali provenienti dall'Italia e dall'estero

Si alza il sipario sulla 19esima edizione del Festival Terra e Laghi: il teatro che unisce e accoglie

Questa mattina, martedì 6 maggio, si è ufficialmente aperto il sipario sulla 19esima edizione del Festival Terra e Laghi, il Festival Internazionale di Teatro dell’Insubria e della Macroregione Alpina. Un progetto culturale che «abbraccia territori, valica confini e li trasforma in ponti», lo ha presentato Silvia Priori, presidente e direttrice artistica di Teatro Blu di Cadegliano Viconago, organizzatore del Festival.

«Ho sempre pensato al teatro come a un luogo sacro, uno spazio d’incontro in cui nessuno debba sentirsi escluso. Il teatro accoglie, abbraccia. Questa è la finalità di Terra e Laghi: rendere il teatro un’esperienza di condivisione, capace di unire culture e comunità diverse». Insomma, la vera forza del teatro consiste nel fare “un salto oltre i confini”, come recita il sottotitolo del Festival, grazie ai 78 spettacoli, distribuiti da maggio a fine novembre in oltre 50 comuni e con la partecipazione di 37 compagnie professionali provenienti dall’Italia e dall’estero (in particolare Asia, Giappone, Argentina).

«Il programma degli spettacoli è stato condiviso con gli enti locali partecipanti, che hanno scelto gli spettacoli in base alle esigenze della propria utenza, ai luoghi da valorizzare e al budget a disposizione. Ogni comune è protagonista, ogni palco è casa», ha spiegato la Presidente di Teatro Blu. Terra e Laghi si conferma così uno spazio neutro e inclusivo, dove l’arte diventa veicolo di un’identità condivisa e di una visione culturale ampia e partecipata.

Il festival, sostenuto sin dal 2016 dalla Regione Lombardia, ha aperto importanti collaborazioni anche a livello europeo e la presentazione a Bruxelles ne ha sancito l’ingresso nei circuiti della cooperazione culturale transfrontaliera.
L’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, ha definito il Festival, tramite un messaggio a Silvia Priori «un modello virtuoso di cooperazione transfrontaliera che promuove il patrimonio artistico attraverso il linguaggio universale del teatro, un ponte tra culture che racconta i luoghi attraverso la voce degli artisti. Con grande attenzione alle nuove generazioni e alla creatività contemporanea, Terra e Laghi si conferma un evento di rilievo nel panorama culturale europeo».

L’inclusività non è solo un tema, ma una promessa mantenuta grazie alla passione, alla costanza e alla tenacia degli organizzatori. Il Festival coinvolge bambini, giovani e adulti con spettacoli che attraversano generi, linguaggi e forme teatrali. «Siamo piccoli alchimisti che trasformano la materia che costruisce muri in ponti di bellezza», ha affermato Silvia Priori.
Nel tempo, il Festival ha costruito relazioni profonde e durature, contribuendo alla coesione sociale dei territori coinvolti, valorizzando paesaggi e borghi attraverso il teatro, la musica e l’arte. Testimonianze di amministratori locali, come Maria Albina Andreola, assessore di Valfurva, e Gabriella Pellizzari, consigliera alla Cultura del VCO, raccontano di esperienze entusiasmanti che hanno vivificato il tessuto sociale e culturale delle loro comunità.

All’interno del Festival Terra e Laghi, torna con la 15ª edizione anche il Cadegliano Festival – Piccola Spoleto, nato per rendere omaggio a Giancarlo Menotti, compositore e fondatore del Festival dei Due Mondi di Spoleto, originario proprio di Cadegliano. Il Cadegliano Festival si svolgerà nei weekend del 7-8 e 14-15 giugno, con spettacoli, concerti e mostre di pittura. Tra queste, l’esposizione Quantum Echoes dell’artista contemporaneo Doriam Battaglia, curata da Carla Tocchetti.

L’apertura ufficiale del Festival è prevista per il 30 maggio con una nuova versione della Carmen, prodotta da Teatro Blu in collaborazione con Punto Flamenco, con la direzione artistica di Maria Mottola. Tra i nomi in programma anche Andrea Ortis, Moni Ovadia e Anna Gia Marchioro, in una rassegna che promette qualità e profondità.

Come ha sottolineato Roberto Gerboles, artista e Vice Presidente di Teatro Blu, «il teatro è un atto di bellezza e riflessione, capace di portare luce e significato in un momento storico complesso. L’arte deve esserci, per contrastare ciò che ci divide e ricordarci ciò che ci unisce».
Il Festival Terra e Laghi 2025 si conferma come una delle manifestazioni culturali più significative del nostro territorio e non solo, capace di unire, ispirare e trasformare.

Giulia Nicora

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