Stagione di fatto in archivio per la Openjobmetis (ultimo impegno domenica a Venezia irrilevante ai fini della classifica per entrambe le squadre). La vittoria di ieri su Trieste ha congedato la squadra dal suo pubblico e dalla Itelyum Arena, e aperto le porte del prossimo futuro.
Prossimo futuro di cui si è parlato ieri sera nella venticinquesima puntata de L’Ultima Contesa, il talk show di VareseNoi sul basket di casa nostra. Ospite è stato Paolo Perego, vicepresidente della Pallacanestro Varese, con cui si sono affrontati appunto i temi riguardanti ciò che avverrà nei prossimi mesi in casa biancorossa: la situazione relativa alla dirigenza, quella economica, gli snodi più importanti del prossimo mercato, il palazzetto, gli sponsor e altro.
Insieme a lui ospite anche Enrico Salomi, giornalista di Malpensa24 e BackDoorPodcast.
Di seguito alcune delle dichiarazioni di Paolo Perego.
Sulla partita di ieri e sulla cornice offerta del pubblico: «Sembrava che ci giocassimo la salvezza, è stato tutto molto bello, una vittoria che ha un sapore un po’ speciale, che ha dato molto gusto. La cosa encomiabile è che abbiamo riempito di nuovo il palazzetto: la passione c’è sempre».
Sull’incontro con i numerosi ex presenti ieri: «Sempre molto cordiale. Ho parlato con Michael Arcieri e con i ragazzi, abbiamo scherzato molto con McDermott, Ross, Brown… Sempre piacevole parlarci».
Sul trattenere Librizzi, Assui e Alviti: «La volontà c’è, come più volte manifestato. L’esperienza degli ultimi anni ci insegna che i contratti possono essere soggetti a dinamiche un po’ strane. Sono tre giocatori che, grazie al lavoro fatto anche qui da noi, hanno molti occhi addosso, questo si sa. Assui è il caso più eclatante, faccio fatica a ricordare un ragazzo di 19 anni che parte in quintetto in Serie A, sono cose che non si vedono tutti i giorni. La nostra volontà rimane molto forte sul fatto che i contratti vengano rispettati. Speriamo che anche la loro volontà sia di rimanere, con una squadra più competitiva rispetto a quanto visto quest’anno».
Sulla situazione economica e finanziaria della società: «Abbiamo continuato nel nostro progetto nel cercare nuove risorse e aumentare quelle disponibili. Abbiamo trovato una situazione finanziaria estremamente complicata e siamo arrivati con un management nuovo e un cda rinnovato. Abbiamo affrontato uno ad uno i problemi che si erano creati con una gestione molto sul filo del rasoio che sarebbe stata critica per il futuro della società. Abbiamo messo in sicurezza dal punto di visto finanziario la società, e questo ci fa ben sperare anche per il futuro. La situazione oggi non ci permette di dichiararci a livello di altre squadre sopra di noi, ma la sostenibilità alla lunga paga e dà un futuro al progetto. Siamo in un percorso che ci può portare lontano che porterà anche a livelli sportivi adeguati. È solo una questione di tempo, già l’anno prossimo inizieremo a vedere qualcosa. In meno di tre anni il fatturato è già aumentato del 50%. Quest’anno abbiamo firmato con un nuovo sponsor come Motorola, una multinazionale che avrebbe molte scelte. Abbiamo continuato con Openjobmetis nonostante un nuovo azionista che ha comunque creduto nel progetto. Questi sono solo due esempi. Inoltre, abbiamo un tasso di rinnovo degli sponsor tra i più alti d’Italia, e questo vuol dire che siamo credibili».
«Se noi oggi guardiamo classifica e budget è tutto molto lineare, con l’unica eccezione di Trento e Brescia. Con le ultime vittorie ne siamo venuti fuori bene anche noi per quanto riguarda il costo per vittoria, siamo tra le prime sei pur avendo vinto poco. Sappiamo che dobbiamo mettere più risorse per continuare a competere, ma dobbiamo trovare anche più efficienza».
Sulla possibilità di giocare in Europa: «Guardiamo e osserviamo, non c’è ancora una linea. Potrebbe essere una buona opportunità per dare spazio ai giovani, ma in questo momento non c’è ancora una posizione certa da parte della società».
Sui lavori di riqualificazione del palazzetto: «Abbiamo discussioni molto ben avviate per la fase 2 dei lavori. Presenteremo un progetto assieme al Comune - Credito Sportivo, più VSE e altre forme di finanziamento - che dovrebbe essere di circa tre milioni di euro. C’è l’intenzione ma non è una cosa scontata, ci vorrà ancora qualche mese per la certezza della chiusura del cerchio. Società e Comune hanno lavorato molto bene e c’è la volontà di fare tutto: efficientamento energetico, impianto audio, nuovi posti a sedere… Non dipende solo da noi, c’è molta burocrazia, ma con la prima fase da due milioni e la seconda da tre ci troviamo un palazzetto messo a nuovo senza andare a investire decine di milioni di euro che rendono poi il ritorno sull’investimento difficile. Quindi questa è l’idea, e ci permetterebbe di terminare in parallelo la parte del ristornate, del bar e dell’esterno: abbiamo messo anche il 100% di questi lavori».
Sulla stabilità societaria raggiunta: «La compagine societaria ora è stabile. Con VSE stiamo già facendo certi progetti e questo del palazzetto è il più importante di tutti, visto che VSE si fa garante. Con la Itelyum Arena messa a posto, avremo l’opportunità per utilizzarla al di là delle partite, generando risorse e avendo un posto più bello e accogliente per la città. Stefano Bonfiglio? Ci è vicino, sappiamo che possiamo contare su di lui. Non so se vorrà farsi coinvolgere ancora di più nel futuro: a bocce ferme avremo modo di lavorare un po’ più sugli aspetti societari e progettuali».
Su eventuali cambiamenti a livello di dirigenza: «Vogliamo creare una cultura dove tutti sono responsabili di certe decisioni. Siamo tutti sulla stessa barca, gli errori li possiamo fare tutti, compresi i gm. Qui nessuno punta il dito contro l'altro o parla alle spalle: è una cosa che ha sottolineato anche Kastritis quando ci ho parlato, esprimendo il suo apprezzamento. Non sono mai stato uno che vuole andare alla caccia del capro espiatorio. Le persone che hanno commesso degli errori sono anche le stesse che poi hanno scelto coach Kastritis e Hands, o che hanno dato responsabilità ad Assui e Librizzi. Dobbiamo lavorare meglio per rafforzare i nostri processi interni per la formazione della squadra e non solo, processi nei quali siamo stati molto carenti. Ma non aspettatevi da me che in questo momento dica che ci saranno dei cambiamenti, perché a oggi non sono all’ordine del giorno».
Sull' "umore" di Scola e i suoi propositi verso il futuro: «Luis sta bene, è concentrato sul futuro e sente la responsabilità non solo verso i tifosi, ma anche verso gli azionisti e tutti coloro che credono nel suo progetto. Sono personalmente tranquillo sul fatto che vada avanti e che continui a voler costruire qualcosa di bello per la Pallacanestro Varese. È chiaro, però, che quello che abbiamo vissuto in certi momenti quest’anno è stato qualcosa che ci ha fatto riflettere molto. La critica è lecita - anche quando si paga il biglietto - solo entro certi limiti. E magari bisognerebbe riflettere prima di scrivere certe cose: contro di noi abbiamo letto commenti inenarrabili, offese, cose molto brutte. E ci ha fatto male. Mi piacerebbe che chi ha scritto certe cose andasse indietro a rileggerle e la prossima volta ci pensasse due volte prima di scriverle, perché sono cose che rimangono. E più di una volta ci siamo chiesti “chi ce l’ha fatto fare?”. Grazie a Dio sia io che Luis abbiamo sempre vicino una persona come Toto Bulgheroni che ci aiuta a vedere tutto nella giusta prospettiva».
Su come Varese possa sopravvivere in un basket sempre più globalizzato: «Per le piazze storiche come la nostra sarà importante investire in infrastrutture e ambiente, ed è lì che noi vogliamo arrivare. L’avere un certo tipo di palazzetto o di facility è qualcosa che mi mette a livello alto. L’asticella si sta alzando tantissimo, ed è necessario investire. In Italia abbiamo un gap sugli impianti che conosciamo tutti».
Sei più sei o cinque più cinque l'anno prossimo? «Il 6+6 ci costerà tanti soldi quest’anno. Non lo escludo per l’anno prossimo, ma ovviamente è tropo presto per dirlo ora. Vedremo come caratteristiche che squadra vorremo, ma in questo momento è ancora troppo presto».
Qui sotto il video della puntata integrale.