Remo, barca, acqua e V di Varese: la tappa varesina di Coppa del Mondo di canottaggio ha ora il suo logo ufficiale. Tutti gli elementi presenti pronti a rappresentare graficamente l’evento che si terrà alla Schiranna dal 13 al 15 giugno.
Logo presentato ufficialmente stamattina presso spazio Materia. Presenti tutte le personalità impegnate nell’organizzazione, da Pierpaolo Frattini, direttore generale del comitato organizzatore, alla rappresentanza del Comune di Varese, formata dal sindaco Galimberti (anche presidente dello stesso comitato), dalla vicesindaca Perusin e dall’assessore Malerba.
«Un’altra dimostrazione della capacità del territorio di valorizzare al meglio un’attività sportiva - ha affermato il sindaco Galimberti - e farla diventare occasione di sviluppo sotto tutti i profili. Un modello vincente».
«Quando si lavora di squadra e c’è sinergia - ha aggiunto Frattini - si riescono a tagliare traguardi importanti. Il progetto di creazione del logo lo covavamo da diverso tempo, è un modo per far partecipare i ragazzi da protagonisti».
Organizzazione supportata anche dalla Federazione Italiana Canottaggio, presente con il vicepresidente Fabrizio Quaglino, il presidente della FIC Lombardia Leonardo Binda e la campionessa Valentina Rodini.
Nella realizzazione del logo sono state coinbolte le scuole della provincia di Varese, tramite l’Ufficio Scolastico Territoriale. Sono stati presentati venticinque progetti, da questi ne sono stati scelti quattro (due terzi a pari merito, uno secondo e uno vincitore) tra cui quello ufficiale.
Il logo vincitore è stato quello disegnato da Lorenzo Bonini, Alessio Infurna e Samuele Sciocco dell’Istituto Falcone di Gallarate. Una combinazione dei colori della città (rosso) e degli elementi acquatici del lago (azzurro e blu), stilizzati e combinati fino a creare il logo che li unisce insieme.
Al secondo posto si sono piazzati Tommaso Ortolano e Ilaria Cassinerio dell’Istituto Falcone. Terzi a pari merito Riccardo De Gaetani, Alvin Nikolaj e Samantha Emanuele dell’Istituto Einaudi e Killian Buttarelli dell’Istituto Frattini