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Salute | 14 febbraio 2025, 17:51

Carlo Nicora è il nuovo direttore generale della Fondazione Molina

Si affida a una provata esperienza sanitaria il Molina: 66 anni, varesino, il nuovo dg ha lavorato tutta la carriera nella sanità pubblica tra Milano, Bergamo e Pavia. «Ci metterò passione, decisione e impegno: dobbiamo continuare a farci carico delle domande di bisogno dei cittadini, costruire al contempo un ambiente di lavoro collaborativo e innovativo». Manca ancora il presidente: «Chiedete in via Sacco, non in viale Borri…» ha detto il vicepresidente Graglia…

Carlo Nicora è il nuovo direttore generale della Fondazione Molina

Si affida a una provata esperienza sanitaria il Molina di Varese per il suo nuovo direttore generale.

Il cda della Fondazione ha scelto Carlo Nicora, varesino, 66 anni, un manager della sanità pubblica lombarda «al di sopra di ogni dubbio» come lo ha presentato il vicepresidente Michele Graglia nel pomeriggio di oggi. 

Nel passato del nuovo dirigente i ruoli da direttore sanitario all’ospedale Niguarda di Milano e da direttore generale a Bergamo, Pavia e all’Istituto dei Tumori ancora una volta a Milano. Per il momento resterà alla direzione del Molina per 3 anni.

«Per la scelta ci siamo affidati a una società professionale - ha spiegato Graglia - alla quale sono arrivati quasi 200 curricula, a dimostrazione dell’interesse elevato per questo ruolo. La società ha fatto una prima scrematura, selezionato una ventina di persone che sono state intervistate e si sono ridotte a 8. Il cda della Fondazione ha incontrato questi 8 uno per uno e alla fine ha fatto la sua scelta. Siamo convinti che la stessa sia giusta e di aver nominato un professionista di assoluto valore che farà ciò che serve per queso luogo. Il Molina sta per compiere 150 anni e ha lasciato un segno nella storia di questa città per il bene che ha elargito: i varesini gli sono affezionati e fortunatamente sono lontani i tempi delle “notizie” che nulla hanno a che vedere con questa attività. Faremo di tutto perché la città continui a esserci vicina». 

«Credo che possa essere una grande esperienza professionale questa per me e ringrazio il cda per la fiducia che ha riposto in me: ci metterò passione, decisione e impegno - sono state le prime parole del dottor Nicora - Le sfide che mi attendono? Quella più importante è continate a perseguire le finalità di solidarietà sociale che il Molina ha sempre incarnato, facendo tutto quanto è necessario per i nostri pazienti, per tutti i coloro che non possono più rimanere nella loro casa, mantenendo alta la loro qualità di vita. E poi intendo migliorare, mantenere, costruire un ambiente di lavoro collaborativo e innovativo, mettendo al servizio di questa carica ciò che ho imparato nella mia carriera». 

«Le Rsa oggi si caratterizzano oggi per una grande complessità organizzativa, al pari di un ospedale: tanti pazienti differenti comprano tanti modelli organizzativi diversi - ha continuato il neo direttore generale - Del Molina in questi pochi giorni ho compreso l’enorme eterogeneità dell’offerta... Solo quella residenziale comprende i letti specialistici, la cui metà è a contratto e metà è gestiti dalla Rsa stessa per gli stati vegetativi, i pazienti Alzheimer, le cure subacute, le cure intermedie, i nuclei ad alta intensità di cura, i letti neuropsichiatrici e la Casa del Sollievo. Poi c’è la parte semi-residenziale, con il centro diurno e l Rsa aperta…». 

«Mi sono reso conto - ha concluso - che il ruolo della Fondazione è quello di riuscire a dare risposte al nostro territorio, non solo nel farsi carico delle domande di bisogno dei cittadini, ma anche costruendo un rapporto importante con chi ha il compito di programmazione e governo. Abbiamo tutte le caratteristiche per essere leader».

“Fatto” il direttore generale, ora manca il presidente, di cui la Fondazione Molina è priva da diverse settimane in seguito alle improvvise dimissioni di Carlo Maria Castelletti: «Quando ci sarà il nuovo presidente? La domanda non dovete farla in viale Borri ma in via Sacco - ha detto Graglia - Si sa che i componenti del cda sono nominati dal sindaco: a lui il compito di trovare il componente mancante del cda il quale, una volta completo, nominerà il nuovo presidente. Noi nel frattempo continuiamo a lavorare, ma aspettiamo chi manca con grande attesa…».

F. Gan.

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