«Nati dal nulla. Era tutto scritto» avevamo titolato su "La Provincia di Varese" tanti anni fa durante la scalata della Varesina, passata dall'ultimo gradino del calcio alla serie D. È il titolo perfetto anche per questa stagione in cui "non era tutto scritto".
Quello che sei, sei. Da qualche parte dentro di te, cercando, soffrendo e anche cadendo, prima o poi - se hai la tenacia di cercare nel posto giusto - riesci a trovarti o ritrovarti. È il percorso compiuto dalla Varesina, alla ricerca di se stessa dopo una sola vittoria nelle ultime dieci gare quando era insediata a un passo dal cielo, un percorso pieno di trappole, infortuni (decisivo quello di Chironi, un portiere che è anche il primo difensore e attaccante della squadra, con gli occhi ovunque sul campo capace di incidere su questa squadra come accade solo nell'hockey, dove i numeri 1 fanno la differenza per leadership, attributi e carisma, all'80%), autocritica e lezioni.
Se nel calcio contasse solo la qualità, avrebbe ragione l'allenatore del Desenzano Gaburro che, in un'analisi perfetta nel dopo gara da grande tecnico qual è, ha detto della sconfitta dei suoi a Venegono: «Per la qualità della Varesina, avremmo dovuto capire a un certo punto di doverci prendere un punto. Sapevo che loro avrebbero potuto trovare l'orgoglio e la reazione per vincere: non avremmo dovuto concederglielo. Hanno troppa qualità per tenerli sotto solo di un gol e per credere che non avrebbero potuto fare altro».
Gaburro ha tutte le ragioni del mondo per quanto riguarda la partita di oggi, ma nel percorso in cui la squadra di Spilli si è inceppata, sono state forse altre trappole a impedire un cammino più regolare lassù, magari l'assenza di un altro Chironi, per impatto, in altre zone del campo, ma da tutto si cresce e forse la verità è semplicemente questa: c'è un tempo per tutto e, per un club nato nel 2010 che ha sempre fatto un passo avanti alla volta sulle sue gambe, senza l'aiuto di nessuno che non fosse il suo piccolo grande sogno, la serie C deve essere cullata e costruita con pazienza e perseveranza ancora un po' prima di realizzarsi. Un pezzo alla volta, il puzzle si comporrà anche sull'esperienza prima esaltante e poi dolorosa di questa stagione.
Inutile soffermarsi a pensare troppo al fatto che la squadra vista in campo oggi per gioco, soluzioni e carattere - ma anche per le sostituzioni, tutte azzeccate e decisive e, infatti, il gol dell'1-1 di Rosa è arrivato dopo che il centrocampista era entrato da nemmeno un minuto - meriterebbe di essere più su - e magari tra un po' ci tornerà - mentre è invece utile dire che per riemergere dalla palude in cui ci si ritrova a volte nei campionati e nella vita servono coerenza, semplicità e identità. Qui ci sono tutte.
I GOL
13' pt 0-1 Cardella davanti alla porta nel traffuco mette dentro in tap-in il pallone scaraventato in mezzo da Camarlinghi che ha fatto quel che voleva a sinistra
23' st 1-1 Rosa, neoentrato da nemmeno un minuto, mette sotto la traversa con un piattone secco dal limite
35' st 2-1 Il capocannoniere del campionato Bertoli riprende un pallone spedito di testa sulla traversa da Sali e insacca il vantaggio rossoblù. È il 18° gol del capocannoniere del campionato
LE VOCI
«A livello psicologico, ma anche di classifica, sono tre punti molto pesanti. È un'iniezione di fiducia per il gruppo e per tutto l'ambiente, bravo a ricompattarsi proprio ogg. Faccio i complimenti ai ragazzi perché hanno disputato una partita tosta e importante con l'atteggiamento che vorremmo sempre vedere. La squadra è forte, perché l'ha sempre dimostrato: deve solo buttare dentro tutte queste cose per tornare a fare bene da qui alla fine del campionato. Finora ci era mancato quel pizzico di cuore, attenzione e concentrazione per fare qualcosa di importante. Quello di oggi è lo spirito che serve per fare qualcosa di importante»
Max Di Caro, dg Varesina
«Buona ora di gara, ma in campo aperto loro sono forti e abbiamo subito il pari su una gran giocata, poi siamo calati mentalmente e fisicamente rispetto a loro. Questp è un campo pesante e difficile e, per la qualità che ha in campo la Varesina, avremmo dovuto prenderci un punto. Loro potevano trovare l'orgoglio e la reazione, non dovevamo concederli. Hanno troppa qualità per tenerli sotto solo sull'1-0, credendo che non avrebbero potuto fare altro»
Marco Gaburro, allenatore Desenzano
Varesina-Desenzano 2-1 (0-1)
Reti: 14’ Cardella (D), 69’ Rosa (V), 80’ Bertoli (V)
Varesina: Macchi, Coghetto, Mapelli, Pirola (75’ Cosentino), Giorgi (67’ Argint), Guidetti, Gianola, Ghioldi (67’ Rosa), Gasparri (73’ Mauri), Sali, Bertoli. A disposizione: Sorrentino, Cosentino, Zecchillo, Mazia, Sassi, Sacco. All: Perrone Spilli
Desenzano: Virvilas, Tomaselli (79’ Antonciuc), Camarlinghi (79’ Polenghi), Quaggio (68’ Antonelli), Bianchetti (84’ Procaccio), Cardella, Ntube, Biondini, Spaltro, Tomas, Gasperi (84’ Caprioni). A disposizione: Cattaneo, Melani, Vitolo, Biasiol. All: Gaburro.
Arbitro: Antonio Spera di Barletta (Cappelletti/Tosello)
Note - Angoli: 7-5. Ammoniti: Giorgi (V), Tomaselli (D), Cosentino (V), Argint (V). Clima soleggiato, campo in buone condizioni. Circa 350 spettatori. Recupero: 0’+4’
Serie D - Girone B
Settima di ritorno
Arconatese-Crema 0-1, Breno-Pro Sesto 3-1, Casatese-Castellanzese 1-0, Chievo-Folgore Caratese 1-1, Fanfulla-Sant'Angelo 2-1, Magenta-Vigasio 0-1, Nuova Sondrio-Ciliverghe 2-0, Pro Palazzolo-Club Milano 4-1, Sangiuliano-Ospitaletto 1-0, Varesina-Desenzano 2-1.
Classifica
Ospitaletto 54 punti. Desenzano 49. Folgore Caratese 47. Pro Palazzolo 46. Casatese 45. Varesina, Chievo 43. Sant'Angelo 37. Breno, Pro Sesto 35. Sangiuliano, Club Milano 32. Crema 31. Vigasio 30. Nuova Sondrio, Castellanzese 27. Fanfulla 24. Magenta 23. Ciliverghe 20. Arconatese 18.
Ottava di ritorno
Domenica 9 febbraio, 14.30: Desenzano-Chievo, Castellanzese-Fanfulla, Ciliverghe-Magenta, Club Milano-Arconatese, Crema-Sondrio, Folgore Caratese-Breno, Ospitaletto-Pro Palazzolo, Pro Sesto-Sangiuliano, Sant'Angelo-Varesina, Vigasio-Casatese.