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Attualità | 02 febbraio 2025, 07:00

I Monti Sacri del Piemonte e della Lombardia: patrimonio UNESCO tra fede, arte e natura

Il Santuario di Oropa

Il Santuario di Oropa

Nelle Alpi lombarde e piemontesi si trovano nove siti sacri che dal 2003 sono entrati nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO.

Questi complessi religiosi sono nati originariamente come siti di pellegrinaggio e si sono sviluppati tra il XV e il XVIII secolo in un lungo processo di costruzione volto a contrastare la minaccia della Riforma protestante; questo cocktail di architettura, pittura e natura dà vita a uno dei luoghi più belli del mondo.

Il Sacro Monte di Varese: un cammino tra fede e arte nel cuore della Lombardia

Tra i luoghi più ricchi e suggestivi della Lombardia vi è il Sacro Monte di Varese, che presenta un percorso di oltre due chilometri e quattordici cappelle dedicate ai Misteri del Rosario.

Le radici di questo luogo risalgono al IV secolo, con un continuo cambiamento nel tempo fino alla ricostruzione, nel 1472, dell'architetto Bartolomeo Gadio. Nella seconda metà del XV secolo, la beata Caterina da Pallanza e Giuliana da Busto Arsizio fondarono l'Ordine delle Romite Ambrosiane, che si stabilì in un eremo vicino al santuario; nel 1476, con l'autorizzazione papale, venne eretto un monastero e le suore vi presero il velo. Una delle eremite del monastero del XVII secolo, suor Maria Tecla Cid, ideò un percorso devozionale arricchito da cappelle dedicate ai Misteri del Rosario. Il progetto, curato dall'architetto Giuseppe Bernascone e supervisionato da Federico Borromeo, prese forma dal 1604 e fu completato nel 1698, con statue in terracotta e affreschi. E non solo presenta la bellezza estetica di paesaggi e arte, ma offre uno spaccato di un momento fondamentale del XVII secolo e il legame con la storia religiosa del paese.

Il Sacro Monte d'Orta tra la devozione e la filosofia

Il Sacro Monte di Orta, che si erge sulla collina di Orta San Giulio (Novara) ed è interamente dedicato a San Francesco d'Assisi, fu costruito tra il 1590 e il 1785, come emulazione del Sacro Monte di Varallo, contrastando la presenza luterana nella Controriforma.

L'idea nacque nel 1887, grazie al volere di San Carlo Borromeo e all'abate Amico Canobio, insieme al progetto del frate cappuccino architetto Padre Cleto. Gli artisti principalmente impiegati furono gli scultori Giovanni d’Enrico, Cristoforo Prestinari e Dionigi Bussola, e tra i pittori di rilievo vi furono i Fiammenghini, Nuvolone e Legnani.

Il santuario ha accolto nel corso dei secoli molte figure illustri in pellegrinaggio, ma uno dei capitoli più interessanti della sua storia è la visita che incluse Lou Andreas Salomé e Friedrich Nietzsche: nel maggio del 1882, i due si incontrarono a Orta San Giulio, e fu qui che condivisero una breve storia d'amore, deludente per il filosofo, ma probabilmente lo ispirò a scrivere le prime due sezioni di quello che sarebbe diventato il suo lavoro più importante: Così parlò Zarathustra.

Sacro Monte di Varallo: la montagna del teatro

Il Sacro Monte di Varallo (Vercelli), in Valsesia, è uno dei luoghi di culto più straordinari d'Italia, una scenografia rarefatta in cui religiosità, arte e teatro si fondono.

La sua costruzione, iniziata nel 1491, fu progettata come una "Nuova Gerusalemme" in miniatura, raffigurante i luoghi della Passione di Cristo. Ogni cappella è un'opera d'arte multisensoriale, piena di sculture in terracotta, affreschi e architettura sacra. Il regista del progetto, come veniva chiamato Gaudenzio Ferrari, ha lasciato il segno in modo indelebile con statue e dipinti. L'area è un grande teatro di montagna in cui la storia sacra viene messa in scena attraverso un movimento continuo, creando uno spazio teatrale. Accanto ai capolavori di Ferrari, artisti come Tanzio da Varallo e i fratelli D’Enrico arricchirono il sito con opere drammatiche e realistiche.

Il Sacro Monte è più di un luogo di culto; è un viaggio attraverso la strada dell'arte, della storia e della spiritualità, invitando e stimolando le anime che attraversano la sua soglia.

Il Sacro Monte di Domodossola: storia, spiritualità e arte sacra

Arroccato sulle pendici del colle Mattarella si trova il Sacro Monte di Domodossola, uno dei più famosi sacri monti del Piemonte e della Lombardia. Fondato nel 1656 dai frati cappuccini Gioacchino da Cassano e Andrea da Rho, il complesso fu istituito come Via Crucis immersa nel paesaggio alpino, con cappelle decorate con statue e affreschi rappresentanti la Passione di Cristo.

Il complesso ha radici ben fondate nella storia del colle, luogo di insediamenti romani e medievali prima di diventare un sito di culto, e successivamente trasformato in un luogo di culto grazie all’impegno della comunità locale e di benefattori.

Nel 1828, il Sacro Monte divenne un centro spirituale per i padri rosminiani: col loro arrivo furono costruiti nuovi edifici e il monte divenne un centro di formazione e preghiera.

Questo luogo continua ancora oggi a portare avanti la sua missione religiosa ed artistica, attirando pellegrini e studiosi in cerca di bellezza e contemplazione

Madonna Nera e i miracoli del Santuario di Oropa

La Sacra di Oropa, un grande santuario mariano delle Alpi, è situata in un ampio bacino a cui fa da sfondo il Monte Mucrone. La commissione della statua della Madonna risale al XIII secolo, e la prima pietra fu posata nel 1620 con l'incoronazione della statua.

Giovanni d’Enrico e Giovanni Galliari, per citarne alcuni, con tetti di pietra alpina, adornano le cappelle con opere che raffigurano l'Immacolata Concezione e il Paradiso, con statue in terracotta policrome. La tradizione collega la nascita del santuario a quella di Sant'Eusebio, la prima notizia storica risale solo al 1207. Il santuario fu sviluppato nel XV secolo, poi ampliato in stile barocco nel XVII secolo, grazie al sostegno delle famiglie locali e della Casa Savoia.

Biella fu risparmiata durante la peste e promise un santuario alla Madonna di Oropa. La statua della Madonna Nera fu nascosta da Sant'Eusebio sotto un masso erratico per proteggerla dagli eretici, e il masso è ancora visibile. La vecchia statua è priva di tarli e usura e, ogni anno, il 20 novembre, si svolge una pulizia pubblica dei volti, che sono comunque miracolosamente senza polvere.

Tra i molti ex-voto e liturgie di grazie attribuiti all'intercessione della Madonna Nera, il Santuario di Oropa possiede miracoli e salvataggi dal pericolo. I dipinti votivi, per lo più del XIX e XX secolo, testimoniano queste grazie e variano in qualità, alcuni essendo opere artistiche mentre altri sono rappresentazioni modeste.

Nel 1856, il vescovo Giovanni Pietro Lee presentò un sommario dei prodigi, tra cui guarigioni da malattie gravi, salvezze da disastri e miracoli spirituali, con centinaia di miracoli ricevuti dai fedeli.

Il Sacro Monte di Belmonte: storia, arte e natura di un luogo sacro

Il Sacro Monte di Belmonte (comune di Valperga, Torino) è composto da 13 cappelle della Via Crucis attorno a un santuario. La sua costruzione è tradizionalmente attribuita ad Arduino d’Ivrea, ma il primo edificio religioso si sviluppò intorno all'anno 1000 ad opera delle monache benedettine del convento di Busano.

Nel 1601, le monache furono sostituite dai frati francescani, che ampliarono il santuario, ricostruendo la chiesa nel 1620 e iniziando la Via Crucis nel 1712. La Madonna di Belmonte si distinse per i suoi miracoli, tanto che nel 1788 fu riconosciuta dal Capitolo Vaticano. La chiesa fu restaurata nel 1873-1876 dopo l'era napoleonica e acquisì la sua facciata attuale nel 1888. Una grande statua di San Francesco fu costruita nel 1960.

L'aspetto naturalistico notevole è la presenza di granito rosso, ricca eredità forestale e viste sorprendenti del terreno piemontese. Furono anche scoperte forme ombreggiate a rintocco di un costume preistorico nonché i resti di un forte longobardo fortificato del VII secolo.

Un’eredità di fede e bellezza: i Sacri Monti come testimoni del tempo

I Sacri Monti sono un patrimonio unico che combinano fede e arte, riflesso della devozione dell'umanità nei secoli. Eppure, questa storia continua ad ispirare pellegrini e visitatori, offrendo — almeno esteriormente — un'esperienza spirituale sullo sfondo delle montagne circostanti.

Il loro riconoscimento nella lista del patrimonio mondiale proclama i loro valori culturali e storici sulla scena globale.

Il nostro gruppo editoriale è presente in tutte le città dei Sacri Monti, da Biella a Torino, da Domodossola a Varese, inclusi Novara e Vercelli per una vista completa e affascinante di questi luoghi di storia, arte e spiritualità.

Valeria Toscano

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