Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.
IL MASSO ERRATICO DI ORINO E LO STREGONE
A Orino, soprattutto nel corso degli anni '40-'50 del secolo scorso, era diffusa la voce secondo la quale sotto la roccia erano stati sepolti uno stregone pagano e il suo orso ammaestrato, uccisi entrambi dai soldati di Sant'Ambrogio all'epoca delle battaglie antiariane, intorno alla fine del IV secolo d.C. Il cupo masso roccioso - sempre secondo la leggenda - anticamente fungeva da altare sacrificale dei Druidi, i sacerdoti celti.
Ma come raggiungerlo? Superata la breve deviazione per la Rocca, si prosegue per alcune centinaia di metri lungo un tratturo che ci permette di incontrare e di godere della poderosa e affascinante presenza del Masso Erratico, trasportato in questo luogo dal lento movimento delle diramazioni secondarie del Ticino durante le ere glaciali.
Denominato anche “Sasso Nero”, a causa del suo colore molto scuro, il masso è composto da carbonato di calcio contenente minuscoli granuli di ferro, che apparendo come piccole schegge dorate, gli conferiscono un’aurea dalle sembianze misteriose, tale da potergli attribuire anche il denominazione di “Sass de Luna” e di “Meteorite”.
Il masso presenta dimensioni non trascurabili con un altezza di 4,40 metri ed un perimetro di oltre 23 metri. La sua parete frontale è stata parzialmente lavorata dai cavatori