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Economia | 24 novembre 2024, 15:22

Il “Ringraziamento” di Coldiretti Varese : «Anno duro, ma l’agricoltura resiste»

Tra Lonate, Ferno e Samarate la manifestazione organizzata dall'associazione di categoria. Il presidente Pietro Colombo: «Annata fortemente condizionata da clima e tensioni internazionali, soffrono tutti i settori, dal florovivaismo a quello cerealicolo. Resta aperto il fronte della lotta alla fauna selvatica: non molliamo». Oggi la sfilata dei trattori per le vie di Lonate. Suggestivo l’Offertorio con i prodotti della terra

Partecipazione ampia, un programma intenso e l’occasione per tracciare un quadro dell’annata agraria che si avvia a conclusione: la Giornata del Ringraziamento di Coldiretti Varese può dirsi promossa a pieni voti: si  è svolta oggi, domenica 24 novembre, tra Lonate Pozzolo (qui la Santa Messa), Ferno e Samarate, con un programma che ha avuto il suo fulcro nella parrocchiale di Sant’Ambrogio: qui anche l’Offertorio dei prodotti agricoli e la benedizione dei trattori che sono sfilati al termine della celebrazione eucaristica. Una giornata molto partecipata, quindi, con centinaia di agricoltori che già di primo mattino hanno raggiunto il basso Varesotto da ogni angolo della provincia prealpina. 

Alle 10.30  il raduno dei mezzi agricoli in via Galvani a Lonate e l’accoglienza dei partecipanti e, alle 11, la messa celebrata dal consigliere ecclesiastico don Luigi Ferè e dal vicario don Aldo Sutera. Momento culmine è stato l’Offertorio dei prodotti agricoli provenienti dalle diverse zone del Varesotto. Alle ore 12 la conseguente benedizione delle macchine agricole, con il saluto delle autorità (presenti il vicesindaco di Lonate Pozzolo Andrea Colombo, oltre al sindaco e vice di Ferno, Sarah Foti e Claudia Colombo).  Il presidente di Coldiretti Varese Pietro Luca Colombo ha tracciato un quadro articolato dell’annata agraria appena trascorsa, in un anno particolare, “che ha segnato l’ottantesimo dalla fondazione di Coldiretti, nel 1944”. 80 anni in cui Coldiretti “ha saputo precorrere i tempi e affrontato battaglie virtuose nel segno della tutela del mondo agricolo, ma anche della trasparenza e della rintracciabilità dei cibi, con un’azione molto importante anche a vantaggio dei consumatori. Ora resta aperto il fronte della battaglia sulla fauna selvatica, che è complessa, ma noi non molliamo e non lo faremo mai”. Colombo ha rimarcato la complessità dell’annata per tutti i comparti dell’agricoltura prealpina, sottolineando la necessità di “fronteggiare i cambiamenti climatici, anche se essi non sono l’unico problema che ha influito su un quadro di bilanci purtroppo non incoraggiante: situazione pesante sul fronte cerealicolo, mentre si registra una forte preoccupazione anche sull’import selvaggio che danneggia il florovivaismo, soprattutto per causa delle triangolazioni con l’Olanda grazie alle quali entrano in Europa fiori da paesi extracomunitari: è indubbio che ciò vada a generare una pericolosissima spirale di concorrenza sleale”.

Nonostante un quadro congiunturale complesso, il ruolo degli agricoltori è oggi di primaria importanza. “Chi oggi lavora la terra e resiste è un eroe moderno, custode del pianeta, del territorio e di una natura alla quale i ritmi del nostro lavoro sono strettamente collegati” aggiunge il direttore Rodolfo Mazzucotelli. “Abbiamo davanti a noi sfide importanti, ma anche strumenti nuovi, come la nuova frontiera dell’agricoltura 4.0: una tecnologia che deve porsi però al servizio dell’agricoltura e non condizionarla: quindi bene investire su strumenti come droni e agricoltura di precisione,  che se usate con accortezza possono rendere più competitive le imprese agricole dei nostri territori, superando in ogni caso il cosiddetto digital divide nelle zone di campagna e montagna dove connessioni veloci sono ancora carenti. Coldiretti è impegnata in ogni sua articolazione per costruire un sistema agroalimentare più sostenibile e più equo, in grado di garantire alle imprese il giusto prezzo per i prodotti agricoli e ai consumatori un cibo sano, giusto e sostenibile”.

A chiusura della giornata, il pranzo sociale a Ferno. La Giornata del Ringraziamento è consuetudine dal 1951, data della sua istituzione; dal 1975 è stata inserita dalla Conferenza episcopale italiana nel calendario liturgico e giunge quest'anno all’edizione numero 74.

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