Chi l'ha detto che i giovani italiani sono schizzinosi. Che non vogliono sporcarsi le mani, nel senso letterale del termine. Che non hanno alcuna intenzione d'intraprendere lavori apparentemente umili, ma di grande valore se non addirittura indispensabili per l'esistenza. Per la cronaca quello “schizzinosi” lo pronunciò con il termine inglese “choosy” la professoressa Elsa Fornero quando occupava il ruolo di ministro del lavoro scatenando una scia di polemiche.
Aurora e Gabriele, i due stagisti in un panificio di Busto Arsizio, smentiscono quelle convinzioni rifiutando, coi fatti, quell'appellativo “schizzinosi”.
«Ho due lauree, una in giurisprudenza e l'altra in economia aziendale – fa sapere Gabriele Pashay, 28 anni – oltre a conoscere diverse lingue, ho mandato diversi miei curricula a studi ed aziende, però non ho mai ricevuto risposta». Ed allora che ha fatto? Si è rassegnato? Si è rimboccato le maniche, nemmeno in senso figurato, ha avuto invece il coraggio di ascoltare il suo cuore, facendo leva sulla sua passione per la pasticceria. «Ho frequentato una scuola specializzata a Milano e poi, per esigenze familiari, ho lavorato in un fast food e quando mi si è presentata l'occasione di lavorare con la Tiziana l'ho colta al volo dapprima come stagista curriculare (scuola e lavoro ndr) e da settembre come stagista puro. Mi sono trovato subito molto bene perché qui posso esprimere al meglio la mia passione per la cucina ed in particolare per i dolci. Mi interessano parecchio anche quelli delle altre nazioni avendo avuto la possibilità di conoscere anche le lingue straniere». Ci sarà un dolce preferito o al quale si è ispirato Gabriele? «Il Principe Reggente, un dolce austriaco». Il futuro? «Ormai nel campo alimentare».
Per Aurora(16 anni) sono nitidi i cromosomi pasticceri che arrivano «dalla nonna che era una cuoca ed anche da mia mamma che era appassionata di cucina». Giocoforza passare dalla scuola dell'obbligo «ai corsi Enaip per avere le giuste conoscenze e poi, stando qui da Tiziana ho potuto anche specializzarmi nella gastronomia, nel salato».
Il piatto preferito da preparare? «I pizzoccheri – risponde Aurora – oltre a provvedere alla decorazioni, inventarmi qualcosa di nuovo che poi metto sui social del panificio perché oggi sono indispensabili»..
Il suo volto rassicurante fa bene alla clientela «anche se qualcuno all'inizio era un po' titubante, ma ora che mi conoscono. si fidano quando propongo i piatti che sono esposti in negozio».
Un pensiero a partecipare a qualche talent come MasterChef? «Preferisco le cose semplici e poi sono una persona che non ha molta voglia di mostrarsi».
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