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Territorio | 05 novembre 2024, 07:00

VIDEO E FOTO. Olgiate, tutto esaurito per la serata con Jeffery Deaver: «Scrivo per incutere terrore»

Il prolifico autore internazionale di best seller ha svelato il dietro alle quinte dei suoi romanzi gialli e thriller. «Suspence, curiosità, meraviglia, colpi di scena, ritmi velocissimi, personaggi realistici per creare un’esperienza emotiva fortissima»

VIDEO E FOTO. Olgiate, tutto esaurito per la serata con Jeffery Deaver: «Scrivo per incutere terrore»

Incutere terrore nel lettore, viaggiare a passo speditissimo, creare romanzi pieni di sorprese, colpi di scena e creare un’esperienza emotiva fortissima. Ha voluto offrire “in una pillola” l’essenza di quello che insegna Jeffery Deaver, il prolifico autore internazionale di best seller, in particolare romanzi gialli e thriller, intervenuto a Olgiate ieri sera, 4 novembre.

Davanti al pubblico che affollava il Teatro Area 101, il maestro americano ha illustrato le caratteristiche della “Mano dell’orologiaio”, l’ultima sua fatica.

A fare gli onori di casa il sindaco Giovanni Montano, il vicesindaco Leonardo Richiusa e la Giunta al completo. «Siamo molto appassionati di letteratura – ha spiegato il primo cittadino - Abbiamo organizzato eventi con grandi autori. Il fatto che ci sia tanta richiesta è un grande segno di bisogno di cultura e di vivere le emozioni con grandi autori». (VIDEO)

Pungolato dalle domande della libraia e scrittrice Amanda Colombo, Jeffery Deaver ha rivelato il dietro alle quinte del suo orologiaio. Ha parlato del compito del romanziere e dei temi del suo ultimo libro: tempo, forza e fragilità, futuro, figure femminili, personaggi.

«In questa avventura il protagonista si ritrova a combattere una corsa contro il tempo, una resa dei conti, uno scontro con il nemico più grande, l’orologiaio – ha detto - Il compito dello scrittore è quello di incutere terrore nel lettore, viaggiare a passo speditissimo, creare romanzi pieni di sorprese, colpi di scena. Elemento cardine del romanzo è avere un eroe cui viene chiesto di confrontarsi in modo diretto con il suo nemico».

Poi ha ironizzato: «Insegno corsi di scrittura e stasera avrete in una pillola l’essenza di quello che insegno, lo avrete gratis. L’unica missione di un romanziere è quella di creare un’esperienza emotiva fortissima. Scrivere una storia in cui i personaggi realistici si trovano alle prese con domande e conflitti che alla fine si risolveranno in modo soddisfacente per il lettore. Altrimenti se non si fa, non si scrive un libro travolgente».

Personaggi realistici, dunque: «L’orologiaio l’ho creato nella maniera più realistica possibile – ha chiarito - Mi fa piacere pensare che il lettore provi un po’ di empatia e solidarietà con l’eroe. Certamente è una storia che parla di forza e fragilità. D’altra parte una buona storia va affrontata su vari piani, con relazioni interpersonali importanti: qui c’è la città di New York con la sua disparità di ricchezza, un’organizzazione terroristica».

Un altro tema, quello del futuro. «L’elemento centrale di questo libro è il tempo. La figura dell’orologiaio suggerisce questo elemento. Il tempo è il grande regista della vita. Tutto il libro è una riflessione sul senso della vita. C’è una storia emotivamente forte: mi interessa trascinarvi nella storia».

Poi le figure femminili: «A New York c’è multietnicità, ho sempre tenuto conto di donne forti, anche se vulnerabili». Al termine, varie le domande del pubblico anche su altri best seller dell’autore. Lunga la fila per il firma copie.

L.Vig.

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