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Politica | 29 ottobre 2024, 09:19

L'appello del Pd di Angera, Ispra e Ranco: «Cessate il fuoco in tutti gli scenari di guerra»

«Questo non è il momento di cercare i colpevoli. Questo è il momento dell’uso della forza della ragione e non della legge del taglione perché il risultato dell’”occhio per occhio” è un mondo di ciechi»

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

Riceviamo e pubblichiamo l'appello pubblico per il cessate il fuoco in tutti gli scenari di guerra del circolo del Partito Democratico di Angera, Ispra e Ranco:

«Il circolo PD "Luigi Banetti di Angera - Ispra - Ranco" condivide gli appelli e le iniziative scaturite da più parti affinché, la politica, ai più alti livelli Nazionali ed Europei chieda fermamente alle parti belligeranti di CESSARE IL FUOCO e le costringa, con la forza della Politica, a trovare il coraggio di FERMARSI senza proseguire nella spirale di vendetta.

Chiediamo il CESSATE IL FUOCO in particolare per il conflitto Russo-Ucraino e per quello Mediorientale perché allo stato attuale, ipotizzare la “vittoria” di una delle parti in causa non appare realistico a meno di non contemplare: per il conflitto Russo-Ucraino scenari nucleari/apocalittici e per il conflitto Mediorientale il completo genocidio di un popolo.

Chiediamo il CESSATE IL FUOCO perché questo NON è il momento di cercare i colpevoli. Questo è il momento dell’uso della forza della ragione e non della legge del Taglione perché il risultato dell’”occhio per occhio” è un mondo di ciechi.

Chiediamo il CESSATE IL FUOCO perché da un lato, quotidianamente, i media ci sottopongono fatti e notizie della ripresa, da parte delle Nazioni, alla corsa agli armamenti e da un altro lato perché assistiamo all’organizzazione, da parte di un importante realtà Socio Sanitaria Nazionale come l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che per la giornata dell’8 novembre 2024 organizza un convegno con l’obiettivo di analizzare gli scenari emergenti e i rischi CBRNe (Chimici-Biologici-Radiologici-Nucleari-esplosivi) ad essi associati. Stiamo quindi di fatto assistendo, da parte della società mondiale, ad una sorta di assuefazione ai conflitti, quasi a concepire come ineluttabile un allargamento mondiale della guerra.

Chiediamo il CESSATE IL FUOCO, perché come indicato dall’art. 11 della Costituzione Italiana, la guerra NON è lo strumento da utilizzare per risolvere le controversie fra i popoli.

Invitiamo tutti i cittadini a far sentire in tal senso la propria voce, CHIEDENDO IL CESSATE IL FUOCO in ogni occasione di discussione pubblica o privata. A tale scopo auspichiamo che tutte le associazioni politiche, sportive, culturali e religiose presenti sui ns territori si uniscano per dare vita ad un documento condiviso da sottoporre alle proprie amministrazioni Comunali affinché, dall’alto della loro rappresentanza istituzionale, lo inoltrino al Parlamento Italiano».

C.S.


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