A fine luglio, davamo voce alla protesta di un cittadino di Busto Arsizio residente sul Sempione che lamentava la costante presenza di prostitute. Non una novità, ma negli ultimi tempi il problema sembrava essere diventato ancora più critico, poiché – segnalava il lettore – le scene di sesso si consumavano, sostanzialmente, sotto casa (leggi qui).
A distanza di poco più di due mesi, la situazione non è cambiata. «A questo punto, io e la mia famiglia stiamo pensando di andarcene», sbotta il cittadino. Spiegando che, «dopo la pubblicazione dell’articolo, ho notato qualche passaggio della Polizia locale, anche nelle strade laterali meno illuminate e più problematiche. Pensavo potesse cambiare qualcosa, ma di lì a poco tutto è tornato come prima».
Vale a dire che le prostitute e i clienti sono sempre presenti, senza nemmeno prendersi la briga – quantomeno – di appartarsi. «Le scene esplicite non sono rare e per tornare a casa sono costretto a passarci davanti. Ma a loro non interessa».
Al cittadino evidentemente sì, anche perché ha un figlio piccolo ma che inizia a essere abbastanza grande per capire quello che gli succede intorno. «Di recente me le sono ritrovate davanti quasi completamente nude. E non a notte fonda», racconta.
A questa situazione di evidente degrado di aggiungono «il viavai delle auto dei clienti e le urla dei litigi tra le ragazze e i loro sfruttatori. Così diventa anche difficile dormire la notte».
«È allucinante», dice sconsolato il cittadino. «Se fossero episodi isolati, si potrebbe anche far finta di niente, ma così è insostenibile. Infatti, visto che siamo in affitto, stiamo iniziando a valutare seriamente l’ipotesi di andarcene da qui. È un peccato, anche perché la questa zona si sta arricchendo di servizi e sta diventando sempre più bella. Ma così non si può andare avanti».