Calcio | 07 ottobre 2024, 21:52

Cadi tre volte in area ed è rigore? Dalla A alla D, pare la nuova regola... La Varesina ne sa qualcosa: 6 gol subiti, 4 su penalty di cui 3 inesistenti

Il calcio di rigore una volta era la "massima punizione": oggi basta un soffio di vento per indicare il dischetto, decidendo partite e campionati. Così si spingono i giocatori ad andarselo a cercare e si trasforma il calcio nel volley, dove non esiste contatto

Il contrasto tra Gianola della Varesina (maglia blu) e Petrella (bianco) del Desenzano in area dalle immagini del match trasmesso da Be.Pi Tv

Il contrasto tra Gianola della Varesina (maglia blu) e Petrella (bianco) del Desenzano in area dalle immagini del match trasmesso da Be.Pi Tv

Ti butti tre volte ed è rigore. La sensazione, dalla A alla D, è un po' quella: appena si sviene o c'è un minimo contatto, l'arbitro indica sempre più spesso il dischetto. Il cerchio si chiude purtroppo con i giocatori quasi "spinti" ad andarselo a cercare quando invece il rigore dovrebbe essere, davvero, la "massima punizione", una cosa grave, che cambia partite e campionati. 

Prendiamo le statistiche, che non sbagliano mai, e una casa di squadra nostra, la Varesina: 6 gol presi su 7 gare, 4 su rigore. Siamo andati a rivedere gli episodi, uno a uno: su 4 ce n'è uno solo netto, subito contro la Pro Palazzolo. L'altro fischiato nella stessa partita contro i rossoblù, non esisteva. Idem quello nella sfida al Sangiuliano.

E veniamo alla partita di cartello di ieri - da 0-0 - sul campo di Desenzano. C'è però Petrella che sguscia (bene) in area dopo 18 minuti e, affiancato da Gianola, cade. Vedendo e rivedendo le immagini, se c'è un mezzo contatto è veniale. Eppure la partita al vertice che vale il sorpasso del Desenzano sulla Varesina si decide lì. Seguiranno 12 ammonizioni in una partita tutto tranne che cattiva.

«Se devo perdere, preferisco farlo per una giocata importante dei molti giocatori forti del Desenzano. Non per cosa leggera trasformata nella pietra miliare che decide la partita» ha detto il dg rossoblù Max Di Caro ospite stasera della trasmissione D-Time di Be.Pi Tv.

A meno che il calcio sia diventato il volley, dove il contatto non esiste.

A.C.


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