Con il Consiglio comunale di giovedì sera, si è di fatto chiusa l’esperienza della giunta Antonelli nell’assetto assunto dopo le elezioni dell’ottobre del 2021.
Arrivato al giro di boa, l’esecutivo verrà ampiamente rimaneggiato, nei volti e nella distribuzione delle deleghe.
I cambiamenti sono ormai imminenti: dopo settimane di rinvii, scadenze annunciate e non rispettate, il rimpasto sta per trovare concretezza. Manca ancora qualche tassello: il sindaco Emanuele Antonelli e i partiti di centrodestra dovranno definirli in questi giorni. Sabato la scacchiera verrà definita e all’inizio della prossima settimana, subito dopo le elezioni provinciali di domenica, la giunta verrà ufficializzata e presentata.
Le scelte non saranno indolori. Gli scontenti ci sono già e, sebbene Fratelli d’Italia non abbia ottenuto il secondo assessore che si aspettava dopo il passaggio tra le proprie fila dell’ex leghista Massimo Rogora, le tensioni maggiori riguardano la lista civica.
I “Fratelli” potranno schierare in giunta l’attuale capogruppo consiliare Luca Folegani. Militante di lungo corso nonostante la giovane età, Folegani era fin dall’inizio la figura su cui puntava il circolo di via Daniele Crespi. Sarà lui, e non l’altra consigliera Claudia Cozzi, a prendere il posto di Daniela Cerana.
Folegani riceverà da Manuela Maffioli il ruolo di vicesindaco e potrebbe “strappare” a un altro leghista – Giorgio Mariani – la delega all’Urbanistica. D’altra parte, dovendo rinunciare al secondo assessore, i meloniani chiedono incarichi pesanti e l’Urbanistica (a cui la consigliera ed eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri aveva pubblicamente chiesto di non rinunciare) potrebbe essere tra le loro mire.
A Folegani dovrebbe andare anche lo Sport. Il suo posto in assise sarà occupato da Francesco Attolini.
Dalla prossima settimana, dunque, a Busto ci sarà "l’anomalia" di sindaco e vicesindaco in capo allo stesso partito, Fratelli d’Italia.
Sul fronte della Lega, Maffioli, oltre a perdere i gradi di vice, dovrebbe cedere la delega al Commercio, mantenendo la Cultura.
Se Paola Reguzzoni continuerà a occuparsi di Inclusione sociale, i dubbi riguardano il terzo assessore del Carroccio. Le trattative svolte a livello provinciale e regionale hanno consentito alla sezione di via Culin di salvaguardare anche il terzo rappresentante. Restano però da stabilire nome e deleghe. Ci sono due candidati per un posto: l’uscente Mariani e il segretario cittadino (e consigliere comunale) Alessandro Albani. Quest’ultimo sembrerebbe in pole: la sua “promozione” in giunta porterebbe a un ritorno in assise di Livio Pinciroli, che si è “allontanato” dalla Lega dopo una militanza ventennale. Se questo aspetto dovesse pesare, si potrebbe andare verso la conferma di Mariani. È l’ultimo nodo rimasto sui nomi, da sciogliere in queste ore.
La lista Antonelli è rimasta apparentemente ferma e silente, mentre gli occhi erano puntati su FdI e Lega. Negli ultimi giorni, però, oltre all’avvicendamento dato da tempo per fatto tra Maurizio Artusa e Matteo Sabba, ha preso sempre più quota un secondo cambio, con protagonisti Salvatore Loschiavo e Chiara Colombo. Una doppia sostituzione che non farà certo piacere agli uscenti, che ieri hanno lasciato anzitempo il Consiglio comunale. All’interno della lista non sono mancate discussioni e confronti anche decisi.
E alla loro delusione si unisce quella di Alex Gorletta, inizialmente in ballottaggio per un ingresso in giunta con Sabba.
Quest’ultimo andrà probabilmente a occuparsi di Commercio, mentre Colombo, insegnante al pari di Cerana, erediterà da lei l’istruzione (ma le Politiche giovanili potrebbero rimanere a Fratelli d’Italia e, quindi, toccare a Folegani). Al confermato Mario Cislaghi ancora Servizi demografici, personale e cimiteri.
I posti della civica lasciati liberi in Consiglio spettano a Francesca Gallazzi e Roberto Felli.
Manca all’appello il Bilancio, che potrebbe passare direttamente nelle mani del sindaco, come nella prima parte del suo primo mandato. Ancora un paio di giorni e ogni incastro verrà definito.