Per rispondere alla domanda che avevamo posto sabato sera - "Mastini, cosa è successo?" - basterà attendere ancora poche ore, visto che mercoledì alle 20.30 il Varese scenderà sul ghiaccio del Como a Casate - dove spesso è caduto, anche rovinosamente - per un derby che, al di là dei primi risultati (lariani sconfitti 14-2 a Pergine ma con soli 12 uomini di movimento: ci immaginiamo che Da Rin, visto l'andazzo e le assenze, abbia detto ai suoi di interpretare la partita come un test in vista del completamento del roster e di partite come questa), sarà assolutamente vero, ruvido e sentito.
Non serve spendere tante parole con una squadra di uomini veri come il Varese: la spiegazione a ciò che è accaduto dopo metà partita sabato scorso contro il Dobbiaco, che da un certo punto in poi a tratti è sembrato il Caldaro, la conoscono solo i giocatori, il coach e i dirigenti gialloneri. E sanno anche come reagire a quella che per quasi 900 tifosi - per ciò che danno sono i "veri" proprietari del club, alla faccia del dirigente milanista Cardinale e delle sue dichiarazioni contro la gente che paga biglietti, pay tv e trasferte - è stata una doccia gelata sull'entusiasmo per una squadra che soltanto sette giorni prima, pur in un'amichevole con il Bellinzona, era apparsa continua, intensa e anche fisicamente al top.
Noi siamo convinti di una cosa: il vero Varese è quello che dopo 8 minuti vinceva 2-0 e a metà gara avrebbe potuto-dovuto essere almeno sul 3-0 se solo davanti alla porta non si fosse cercato sempre un passaggio in più per il compagno (ma proprio questa "debolezza" diventerà punto di forza di una squadra che sta bene assieme e dove si gioca sempre per gli altri, giovani compresi: altrimenti Glavic non ne avrebbe spediti in pista in due in penalty killing), chiudendo la partita senza sofferenze, un po' come ha fatto il Caldaro con l'Alleghe.
Siamo anche certi che nessuno abbia in rosa i senatori del Varese (rientrerà anche Raimondi), e che saranno loro stasera - come lo saranno sempre - a dover ricevere fiducia totale per dare la carica, come farà il popolo giallonero, cioè il miglior pubblico di questo campionato, dell'Alps e non solo. Caldo, vicino alla squadra, capace di slanci ineguagliabili: così anche le sconfitte come l'ultima sono l'inizio della prossima vittoria.
Nel Como Da Rin tenterà l'ennesima impresa alla Da Rin, fatta di sapienza e conoscenza hockeystica, oltreché degli avversari e di come affrontarli nei minimi dettagli, aspetto fondamentale in Ihl: ha gli ucraini ma non ancora i due canadesi, eppure contro le sue squadre non puoi mai stare tranquillo.
Soprattutto se sul ghiaccio dovesse comparire Daniele Odoni, che stasera si è allenato con il Como (sapremo domani se sarà della partita): in ogni caso, derby o non derby, sul ghiaccio o sugli spalti, Odo merita un applauso. Perché è un uomo vero pieno di valori e carattere che ama l'hockey, pronto a tutto per ciò in cui crede. Altrimenti non avremmo vinto campionato e coppa. E non li avremmo dedicati a Marco Fiori.
IHL - Seconda giornata
Mercoledì 25, ore 20.30: Como-Varese
Giovedì 26, ore 20: Fassa-Feltre, Aosta-Valpellice, Bressanone-Pergine, Dobbiaco-Caldaro, Fiemme-Appiano (20.30)
Classifica
Pergine, Feltre, Caldaro, Aosta, Dobbiaco 3. Valpellice 2. Fassa 1. Varese, Appiano, Alleghe, Fiemme, Como, Bressanone* 0. *una in meno
Sabato 28, terza giornata
Ore 18.30: Varese-Fassa. 18.45: Pergine-Alleghe. 19.30: Feltre-Aosta, Caldaro-Fiemme, Appiano-Dobbiaco. 20.30: Valpellice-Bressanone