«L’unico a difesa dei confini è Salvini». Così recita lo striscione affisso la scorsa notte ai Cinque ponti di Busto Arsizio.
Non si tratta di un caso isolato: messaggi analoghi sono apparsi in più punti della Lombardia e anche nella nostra provincia (ad esempio sul balcone della sede della Lega di piazza del Podestà a Varese, a opera dei militanti della Lega Giovani del Varesotto).
Il sostegno al vicepremier e leader del Carroccio si riferisce alla richiesta di condanna a sei anni di carcere da parte della procura di Palermo per il caso Open Arms. Ieri in Consiglio regionale anche il capogruppo leghista Alessandro Corbetta aveva espresso solidarietà a Salvini per questa vicenda mentre si discuteva di ius scholae.
A Busto, lo striscione – ora rimosso – non poteva che fare capolino ai Cinque ponti, luogo storicamente deputato all’affissione di lenzuoli con messaggi politici o legati a questioni cittadine.