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Busto Arsizio | 18 settembre 2024, 20:26

Busto, ecco monopattini e bici elettriche in sharing: «Servizio indispensabile»

Da oggi è possibile utilizzare trenta bici a pedalata assistita per muoversi all’interno dei confini cittadini. Entro venerdì della prossima settimana arriveranno anche cento monopattini

Busto, ecco monopattini e bici elettriche in sharing: «Servizio indispensabile»

Ripartono a Busto Arsizio i servizi di sharing di monopattini e biciclette elettriche. Da oggi, mercoledì 18 settembre, è possibile utilizzare trenta bici per muoversi all’interno dei confini cittadini (le postazioni sono quelle del precedente servizio di bike sharing). Entro venerdì della prossima settimana arriveranno anche cento monopattini. L’operatore che ha riportato i mezzi di mobilità dolce a noleggio a Busto è RideMovi, già presente in diverse città italiane ed europee.
Il servizio è stato presentato questa sera in piazza Trento e Trieste nell’ambito della Settimana europea della mobilità.

In entrambi i casi si tratta di un ritorno. Rispetto al passato, le biciclette sono a pedalata assistita. Tornano anche i monopattini dopo lo stop del 2022.
Attualmente si potranno utilizzare entro i confini della città, ma l’obiettivo è creare una sinergia con i Comuni limitrofi. Il costo del servizio è di un euro per lo sblocco del mezzo e di 25 centesimi al minuto. Sono allo studio formule economiche che ne incentivino l’uso.

«È un tema importante e come amministrazione abbiamo deciso di investirci – sottolinea l’assessore alla Mobilità sostenibile Salvatore Loschiavo –. È un servizio essenziale che rientra nell’offerta complessiva legata alla mobilità e che ci consente di coprire “l’ultimo miglio”».

«Il servizio è fruibile tramite applicazione, che indica dove si trovano i mezzi liberi», spiega Carmelo Vinci, city manager di RideMovi. I dispositivi sono in “free floating”: «Si possono lasciare in qualsiasi punto, ma ci sono aree in cui la sosta è vietata che sono evidenziate in colore rosso sulla mappa».
Oltre alle grandi città, l’operatore sta puntando anche su realtà di medie dimensioni come Busto: «È un servizio vantaggioso per la comunità usare meno l’auto, riducendo l’inquinamento».

L’amministrazione ha deciso di puntare su entrambi i mezzi, «in modo da offrire un servizio a tutta la popolazione», specifica Loschiavo.
I monopattini, infatti, sono utilizzati prevalentemente da utenti giovani. Talvolta, purtroppo, anche in maniera impropria: «Non si demonizzare il mezzo, che di per sé non è poco sicuro, ma richiamare al rispetto delle regole di utilizzo – evidenzia il mobility manager Giuseppe Vaccarino –. Sono previste giornate di informazione e formazione per i giovani e per chiunque volesse utilizzarlo in piena sicurezza».

A tal proposito, l’assessore Loschiavo ricorda l’amministrazione bustocca «fu tra le prime a emanare un regolamento pioneristico sull’uso di questo mezzo con norme poi riprese a livello nazionale (come l’obbligo del caschetto per i minorenni)».

Nei mesi scorsi sono state realizzate piste e corsie ciclabili che ora potranno essere ulteriormente “valorizzate”: «Con il progetto gipadua abbiamo ricucito le piste esistenti per creare veri e propri corridoi – ricorda l’esponente di giunta –. Coinvolgendo in particolare le scuole con un’utenza importante, come l’Ite Tosi e il liceo scientifico Tosi, ma non solo».

Dopo aver ringraziato il dirigente della Polizia locale Stefano Lanna che ha coordinato la parte tecnica, Loschiavo ha dato ufficialmente il benvenuto a RideMovi «che ha creduto in Busto. Andiamo avanti, questa è l’occasione di offrire un servizio utile e indispensabile».

Riccardo Canetta

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