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Varese | 20 settembre 2024, 11:30

Arte urbana versus pubblicità: lectio magistralis con Cyrille Gouyette e Andrea Ravo Mattoni

Il professore, docente della Sorbona e collaboratore del Louvre per programmi educativi per i giovani e i disabili, terrà una conferenza con l'artista varesino sul tema dell’arte urbana che sta emergendo nelle città europee. Appuntamento alla sede Supsi di Mendrisio con l'Ordine Architetti P.P.C. della Provincia di Varese

Arte urbana versus pubblicità: lectio magistralis con Cyrille Gouyette e Andrea Ravo Mattoni

L’Ordine Architetti P.P.C. della Provincia di Varese, in collaborazione con la SUPSI di Mendrisio, organizzano il 1° ottobre alle ore 15.30 una visita guidata alla nuova sede del Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design (DACD) della SUPSI e a seguire un’interessante conferenza sul tema dell’arte urbana che sta emergendo nelle città europee e che si sta trasformando in una nuova forma d’arte colta, contemporanea, alla portata di tutti per un nuovo modo di fare comunicazione con una ricchezza di contenuti che spiegherà il prof. Cyrille Gouyette, docente della Sorbona e collaboratore del Louvre per programmi educativi per i giovani e i disabili.

Cyrille Gouyette farà la sua lectio magistralis insieme all'artista varesino Ravo Mattoni.

I contenuti della conferenza comprendono un excursus sulla storia della pubblicità dalla fine del XIX secolo, da quando aveva cominciato a conquistare lo spazio architettonico della città.

Per gli abitanti delle città le immagini, quelle più immediatamente accessibili, sono quelle commerciali che tentano di costruire con i propri codici una propria cultura visiva nelle strade, sui muri. Se negli anni ’60 questo materiale poteva essere fonte di ispirazione per la pop art, 30 anni dopo gli artisti di strada ne approfittarono per soppiantarlo. In una concorrenza, a volte feroce, gli artisti si appropriarono dei pannelli, per la comodità dei loro supporti così come per la visibilità delle loro posizioni: i migliori «spots».

Questa rivalità estetica sta diventando, oggi, anche etica: l'arte deve trovare il suo posto nella città e offrire ai cittadini immagini senza fini commerciali, come fanno i musei. A poco a poco, allontanandosi dal mezzo pubblicitario, l'arte urbana diventerà autonoma e conquisterà in futuro spazi ciechi sempre più grandi come tanti nuovi supporti museali. La nuova frontiera sembra essere la trasposizione delle opere d'arte dai musei alla strada creando una nuova forma di comunicazione che il Louvre sta promuovendo. Da illegale questa forma d’arte diventerà ufficiale, rispondendo alle richieste di istituzioni private o pubbliche per offrire nuove immagini alla città che si inserisce nella continuità della storia dell’arte.

Il Louvre si apre nella comprensione di queste frontiere di nuove forme d’arte pittorica straordinaria popolare per ora relegata a luoghi periferici, accessibile a tutti. Si tratta di un patrimonio artistico di un museo ambientale urbano fatto di opere ad effetto, emozionanti, realizzate con una bomboletta che è uno strumento aggressivo non controllabile e che comporta una capacità e una sicurezza nel gesto che non si può correggere. Distaccandosi da una Street art solo di protesta si trasforma in arte ricca di contenuti. Questo modificherà il giudizio: non ci saranno più Street Artist ma nuovi e contemporanei artisti che sperimentano ogni sorta di tecnica per una forma d'arte colta, democratica al servizio di tutti che merita di essere raccontata e studiata anche da chi lavora al Louvre.

Files:
 OAV LOCANDINA-Cyrille Gouyette - VARESE 24 (232 kB)

C. S.

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