“Un programma per la ricerca e l’innovazione con molti contenuti, ma poco strategico, privo di priorità chiaramente definite e di coraggio” così il consigliere regionale Samuele Astuti riassume le motivazioni del voto contrario del Pd al Programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico 2024-2026, approvato questa mattina al Pirellone.
“Un provvedimento con una gestazione troppo lunga, che contiene di tutto e di più ma senza una indicazione chiara delle priorità – sottolinea il consigliere – è mancato il coraggio di definire precise indicazioni rispetto al lavoro da attuare”.
“Per cogliere davvero le sfide dell’innovazione - dice Astuti - bisogna individuare delle priorità specifiche e, in particolare, gli obiettivi da noi suggeriti oggi in aula, e non accolti, riguardavano: l’utilizzo e l’impatto dell’intelligenza artificiale; la riorganizzazione dei processi produttivi delle realtà industriali ma anche la loro riconversione tecnologica; l’adozione, da parte degli enti SIREG, di sistemi di intelligenza artificiale affidabili; una maggiore attenzione alla questione di genere, a partire da un confronto con le altre realtà europee; il coinvolgimento e la consultazione non solo formale della cittadinanza e il rafforzamento del monitoraggio a posteriori”.
“Un programma strategico non può essere così generico, ma deve avere una solida base di indirizzo, una solida chiarezza su obiettivi e priorità e un investimento adeguato. La Regione Lombardia, che negli ultimi anni ha perso parecchie posizioni in ambito tecnologico, ha bisogno di un rilancio vero e non ci sembra che questo piano indichi la giusta direzione” conclude il consigliere dem.