«Davanti alle varie minacce epidemiche che gravano sugli allevamenti italiani, è urgente che il governo metta in campo una strategia complessiva di contrasto e un piano pandemico veterinario» Lo dice Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva e vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera.
«In queste ore, in Turchia, è stato rilevato un focolaio di afta epizootica. Si tratta di un morbo ancora più minaccioso della peste suina africana. Per l’afta epizotica esiste il vaccino, ma va approvvigionato per tempo. Chiedo per questo ai ministri Lollobrigida e Schillaci di intervenire immediatamente con un piano pandemico per farsi trovare pronti nel caso di diffusione del virus.
I servizi veterinari pubblici, già messi a dura prova dalla psa e dalla recente diffusione della lingua blu o della brucellosi, sono sotto organico del 20%. Anche per questo serve razionalizzare gli interventi. È urgente attivare un tavolo permanente di coordinamento sulle epidemie animali tra il ministero della Salute e gli assessorati regionali alla sanità, coinvolgendo anche le imprese che si trovano a perdere in competitività e pagare i costi di queste epidemie.
Agire tempestivamente è decisivo. Per cui va fatto ora e non quando la situazione potrebbe essere ormai drammatica. Già a causa della psa il nostro export suinicolo è a rischio e sul fronte ristori le risposte sono ampiamente insoddisfacenti da parte del governo», conclude la deputata varesina, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera.