Torna l'appuntamento con la rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti, alle leggende e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta. Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.
Il 13 settembre 1950, nello stadio di Varese a lui dedicato, fu posato il cippo in memoria di "Franco Ossola", il campione varesino del Grande Torino perito nella sciagura di Superga.
Diamo uno sguardo al campo su cui i biancorossi ottennero i primi significativi successi culminati nel 1943, in tempo di guerra, nella prima scalata alla serie B. Lo stadio del Littorio, con il campo di calcio contornato dalle piste per l’atletica e il ciclismo, disponeva di una sola tribuna e fu inaugurato l’8 dicembre del 1935.
Prese il nome di “Franco Ossola” il 3 settembre del 1950 quando fu posato il cippo in memoria del campione varesino del Grande Torino perito nella sciagura di Superga.
Lo stadio attuale è il frutto di successivi ampliamenti resi necessari dalla necessità di accogliere le migliaia e migliaia di appassionati (il record è di 23mila) richiamati dalle imprese dei biancorossi, protagonisti per un ventennio dei campionati di serie A e di serie B.
La tribuna attuale in cemento armato fu inaugurata il 13 settembre del 1959 dal sindaco Lino Oldrini dopo l’arrivo della “Tre Valli Varesine” e un’amichevole dei biancorossi con il Torino.
(Fausto Bonoldi)