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Gallarate | 12 settembre 2024, 10:02

Bosco di Gallarate, nessun rinvio al taglio degli alberi

Riunione straordinaria a Palazzo Borghi per il Progetto “Grow29” di via Curtatone. C'è la mediazione del prefetto ma non si rinvia il taglio. Cassani: «Ho detto no perché ci sono stati dei ritardi nel cronoprogramma e ci saranno dei costi ulteriori da affrontare». Il destino del bosco tra Cajello e Cascinetta sembra deciso. E c’è una scadenza definitiva per liberare il bosco attualmente occupato: lunedì 16 settembre

Bosco di Gallarate, nessun rinvio al taglio degli alberi

Ieri, 11 settembre, la Sala Commissioni di Palazzo Borghi a Gallarate ha ospitato la riunione straordinaria convocata dal sindaco Andrea Cassani, centrata sul futuro del bosco di via Curtatone. Il sindaco ha indetto l'incontro per aggiornare la Commissione Lavori Pubblici sull'andamento del progetto Grow29, un'iniziativa di riqualificazione urbana che ha suscitato grande interesse e preoccupazione tra i cittadini, in particolare tra i membri del Comitato "Salviamo gli alberi di Gallarate".

L'ordine del giorno includeva la valutazione delle proposte inoltrate dall'Amministrazione comunale al Comitato, che si batte per la preservazione del patrimonio arboreo della città. Il bosco di via Curtatone, situato in una delle aree verdi più amate di Gallarate, è al centro del dibattito, con diverse ipotesi sul suo futuro e sul bilanciamento tra necessità di sviluppo e tutela ambientale.

Il progetto Grow29 prevede interventi urbanistici volti a migliorare la qualità della vita e l’accessibilità dell’area, ma ha sollevato preoccupazioni per l’impatto che tali lavori potrebbero avere sugli alberi e sull’ecosistema locale.

Il Comitato "Salviamo gli alberi di Gallarate", composto da residenti e attivisti ambientalisti, ha espresso la volontà di proteggere il bosco da possibili abbattimenti, proponendo soluzioni alternative e partecipando attivamente ai tavoli di discussione.

Durante la riunione, sono state esaminate proposte come la piantumazione di nuovi alberi in altre aree della città e il rafforzamento delle aree verdi esistenti. Tuttavia, il Comitato continua a chiedere soluzioni che preservino gli alberi attuali.

Al termine della riunione, il sindaco Cassani ha rilasciato una dichiarazione importante riguardo alla mediazione proposta dal prefetto, su richiesta di Legambiente. «Lunedì mattina siamo stati convocati dal prefetto, il quale su indicazione di Legambiente ha voluto provare a mediare», ha spiegato Cassani. Le richieste principali riguardavano il posticipo del taglio degli alberi fino al 15 ottobre, la verifica di eventuali danni alla fauna durante i lavori e la conferma che le prescrizioni del Parco del Ticino fossero rispettate.

Cassani ha però respinto fermamente l'idea di un ulteriore rinvio, affermando: «Ho assolutamente detto no perché ci sono stati già dei ritardi nel cronoprogramma e ci saranno dei costi ulteriori da affrontare». Poi il primo cittadino gallaratese ha aggiunto che il monitoraggio della fauna sarebbe iniziato da oggi, con l'installazione di telecamere per il controllo degli animali selvatici, ma ha ribadito che il Comune non ritarderà i lavori oltre il previsto.

 

La mediazione del prefetto

Durante l’incontro in prefettura di lunedì 9 settembre sono stati esaminati i vari aspetti riguardanti l’intervento del taglio del bosco.

Dopo un’articolata ed ampia discussione, è stato concordato che l’Amministrazione comunale di Gallarate, entro la stessa giornata di lunedì, fornisse ai tecnici del Parco del Ticino la documentazione integrativa relativa al progetto. Il giorno successivo tutti gli occupanti dell’area cantiere e di quella del bosco avrebbero lasciato libero il sito. L’11 settembre i componenti del Comitato ed eventuali altri soggetti da loro coinvolti, congiuntamente ai tecnici del Parco del Ticino e a quelli dell’Amministrazione Comunale, avrebbero effettuato un sopralluogo esclusivamente per valutare la parte dell’area boschiva. Nell’occasione sarebbero state posizionate, a cura di esperti individuati dal Comitato, le fototrappole per la registrazione dell’eventuale presenza di fauna.

Successivamente, nella serata del 10 settembre, il Prefetto, dopo aver sentito il Sindaco di Gallarate e il Vicario del Questore di Varese, ha accolto la richiesta del Comitato ed ha stabilito di posticipare alle ore 9 del 16 settembre il termine entro il quale dovranno essere lasciate libere l’area cantiere e quella del bosco, così da poter procedere alle ore 9.30 dello stesso giorno al sopralluogo congiunto dei tecnici; sono rimaste invariate, invece, la data dell’11 settembre per il posizionamento delle fototrappole e la data del 26 settembre per la ripresa dei lavori.

Alice Mometti

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