Mirko Giarrusso è direttore e fondatore di RepeatME, centro studi nato a Varese nel 2015 che grazie alla collaborazione di un gruppo di insegnanti, è rapidamente diventato un punto di riferimento per molti studenti, occupandosi di formazione a diversi livelli.
Dottor Giarrusso come è cambiato e sta cambiando il modello insegnamento nelle nostre scuole?
Il modello di insegnamento nelle scuole sta subendo un'evoluzione significativa per adattarsi alle esigenze delle nuove generazioni e alle rapide innovazioni tecnologiche. L'approccio tradizionale della lezione frontale, che per decenni ha portato a risultati eccellenti, oggi non è più sufficiente a stimolare efficacemente gli studenti. Le nuove tecnologie, l'introduzione dell'intelligenza artificiale e la crescente quantità di stimoli a cui i giovani sono esposti richiedono un ripensamento radicale dei metodi di insegnamento.
Quali caratteristiche deve avere l'insegnamento oggi?
L'insegnamento oggi deve essere rapido e adattabile, i metodi educativi devono essere rivalutati costantemente in un contesto in cui le tecnologie avanzano rapidamente. La sfida del prossimo futuro sarà quella di riuscire a creare un connubio costruttivo tra tecnologia, intelligenza artificiale e insegnamento. È compito della scuola educare e insegnare a utilizzare queste innovazioni. Non è immaginabile una didattica proficua senza l’utilizzo della tecnologia, ma dall’altra parte non è sostenibile una didattica incentrata interamente sulla tecnologia: è necessario imparare a conviverci senza però farsi sopraffare.
Quali sono concretamente i modi per incentivare e coinvolgere i ragazzi all' apprendimento?
Per incentivare e coinvolgere i ragazzi all'apprendimento, è fondamentale adottare approcci innovativi e personalizzati che rispondano alle loro esigenze e interessi, come l'apprendimento esperienziale, con il coinvolgimento in attività pratiche e progetti che permettano di applicare le competenze e le conoscenze teoriche in contesti reali. Con la personalizzazione dell'apprendimento, ovvero adattare le strategie didattiche alle esigenze individuali degli studenti. Conoscere i loro punti di forza e le aree di miglioramento consente agli insegnanti di creare percorsi di apprendimento personalizzati che mantengano alta la motivazione e l'interesse.
Quali possono essere altri metodi efficaci?
Ad esempio gli Ambienti di Apprendimento Collaborativi, che permettono di promuovere il lavoro di gruppo e la collaborazione per sviluppare competenze sociali e cooperative. Gli studenti imparano meglio quando possono condividere idee, discutere problemi e lavorare insieme per trovare soluzioni. Poi il Supporto Emotivo e Psicologico per offrire un ambiente di apprendimento che tenga conto del benessere emotivo degli studenti. Un supporto psicologico adeguato può aiutare gli studenti a gestire lo stress e le difficoltà personali, permettendo loro di concentrarsi meglio sugli studi. Infine l'Apprendimento Attivo, per utilizzare tecniche di apprendimento attivo come dibattiti, discussioni e simulazioni per rendere le lezioni più interattive e coinvolgenti. Questo approccio stimola il pensiero critico e l'abilità di risolvere problemi in modo creativo .
Corrisponde al vero l'alto livello di mancanza di intelligenza funzionale?
Sì, l'alto livello di mancanza di intelligenza funzionale è una realtà preoccupante. L'intelligenza funzionale comprende competenze pratiche come la risoluzione di problemi quotidiani, la gestione delle attività di base e la capacità di adattarsi a situazioni nuove e complesse. Oggi questo livello di intelligenza fatica ad attestarsi a valori elevati, alcune delle possibili cause sono ricercabili proprio al sistema educativo in particolare come la didattica tradizionale, la scarsa interazione pratica, il cattivo utilizzo della tecnologia e la mancanza di orientamento.
Cosa occorre quindi introdurre?
Un approccio educativo equilibrato che integri l'apprendimento teorico con esperienze pratiche, promuovendo lo sviluppo di competenze funzionali essenziali per la vita quotidiana, potrebbe contribuire a ristabilire un alto livello di intelligenza funzionale, quindi è auspicabile l’introduzione di quelle didattiche innovative ed esperienziali di cui parlavo prima.
A cosa e dovuto alto abbandono scolastico e com'è la situazione in provincia di Varese ?
Il livello di abbandono scolastico nella provincia di Varese si attesta a livelli elevati, un trend che deve essere assolutamente arrestato e invertito, come si evince dall’ultimo report dell’Ufficio Scolastico Provinciale (https://varese.istruzionelombardia.gov.it/wp-content/uploads/2023/10/REPORT_La-Dispersione-scolastica-in-provincia-di-Varese.pdf). Le principali cause dell’abbandono scolastico sono individuabili sia nelle condizioni personali degli studenti, sia nella mancanza di stimoli adeguati all’interno della scuola. Infatti, se da un lato la fragilità personale o le scelte poco accurate e consapevoli del percorso scolastico possono portare all’abbandono precoce degli studi, dall’altro una carenza di attenzione sul singolo individuo, quindi una didattica poco coinvolgente e non costruita su misura, disincentiva la prosecuzione degli studi per tutti quei ragazzi che, per vari motivi, non riescono a trovare uno spazio fertile nella didattica tradizionale. È compito della scuola individuare questi disagi che, alla lunga, favoriscono la dispersione e l’abbandono scolastico. Gli interventi da attuare sono molteplici, a partire da una rivoluzione del metodo di insegnamento.