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Territorio | 09 settembre 2024, 13:16

Trofeo Riva. Alla Marina di Lisanza di Sesto Calende un Super Ariston del 1971 vince il Best in Show

L'imbarcazione d'epoca del bergamasco Roberto Valli si è aggiudicato il prestigioso premio in occasione del Trofeo Carlo Riva, raduno motoristico internazionale tenutosi dal 5 all’8 settembre sul lago Maggiore che ospitato una flotta di motoscafi Riva provenienti da cinque nazioni

L'imbarcazione Super Ariston 1971 vincitrice del Best in Show (foto Cantarelli)

L'imbarcazione Super Ariston 1971 vincitrice del Best in Show (foto Cantarelli)

«Un investimento-hobby, con il quale ho realizzato il mio sogno di imprenditore appassionato di nautica e motoristica d’epoca. Entrare in questo porto sarà un po’ come rivivere il periodo d’oro delle competizioni motonautiche sul Lago Maggiore».

Così il milanese Massimo Sordi, Cavaliere e Commendatore della Repubblica Italiana, da oltre mezzo secolo titolare di imprese del settore medicale, ha commentato la rinascita della Marina di Lisanza, porto turistico sulla sponda orientale del lago Maggiore da lui recentemente acquisito e riportato a nuova vita.

Per festeggiare l’evento, dal 5 all’8 settembre 2024 è stato organizzato il Trofeo Carlo Riva, raduno internazionale con i motoscafi più iconici del mondo, provenienti dall’Italia, Svizzera, Germania, Olanda e Inghilterra. La manifestazione si è svolta grazie alla collaborazione della Riva Society Italia, Riva Club Lago Maggiore, Riva Club Suisse e con il supporto della Riva Historical Society, l’associazione nata nel 1998 che, attraverso i suoi 13 dipartimenti, tutela e diffonde la cultura dei motoscafi in legno nati dal genio di Carlo Riva. Tra i partner la FIM Federazione Italiana Motonautica, il CONI, l’ASI Automotoclub Storico Italiano, Frederique Constant e Vitale Barberis Canonico.

I VINCITORI DEL TROFEO CARLO RIVA

Non ha ancora un nome perché reduce da un lungo restauro, ma alla sua prima importante uscita pubblica il Riva Super Ariston numero 959 (terza serie), varato nel 1971, si è già aggiudicato il Best in Show Coppa Marina di Lisanza in occasione del Trofeo Carlo Riva. L’imbarcazione appartiene al bergamasco Roberto Valli, imprenditore del settore gomma plastica, fondatore nel 2015 del cantiere di restauro Sarnico Classic Boats insieme al cugino e collaudatore Riva Arturo Savoldi.

Buon sangue non mente, considerato che il nonno di Valli, Giuseppe Guerini, era campione europeo di motonautica, collaboratore e collaudatore degli scafi di Serafino Riva, papà del futuro pioniere Carlo. La barca, restaurata nel proprio cantiere insieme al maestro Giacomo Lazzari, è rinata dopo un anno di lavori durante i quali sono state ricostruite la carena, le murate, la coperta e gli impianti. Motorizzata con un Crusader da 320 cavalli è in grado di raggiungere 40 nodi di velocità.

A Toro II, Super Ariston numero 380 del 1961 motorizzato con un Chris Craft da 275 cavalli, è stato invece assegnato il Trofeo Carlo Riva per l’originalità. Il motoscafo appartiene a Alfio Lavazza, titolare della Nautica Lavazza di Brebbia sul Lago Maggiore nonchè autore del restauro. Tra i particolari originali la capottina e la rara tappezzeria zebrata, già vista nelle foto d’epoca con a bordo Anita Ekberg. Toro II ha preceduto in classifica l’Aquarama Special Cocoa (1974) dell’olandese Frans Van Belle e l’Ariston Claudia (1971) del tedesco Kurz Egbert.

Il Concorso di Eleganza Frederique Constant è stato vinto dall’Aquarama Special Giò I (1977) dei fratelli olandesi Tom, Pieter e Sijbrand De Vries, seguito dall’Ariston Camille (1965) dell’inglese Robert Kathro. La Coppa ASI ha visto primeggiare Mara (Ariston 1959) di Fabio Sordi, seguito dall’Aquarama Super del 1970 di Marco Keller e dall’Ariston Furia del 1959 di Michele Dell’Utri.      

LA RINASCITA A TEMPO DI RECORD

La Marina di Lisanza, nata nei primi anni Settanta, anche ex residenza a lago dell’imprenditore aeronautico Corrado Agusta, ha vissuto uno dei suoi periodi più floridi tra il 1995 e il 2010, quando era particolarmente intensa l’attività di compravendita di imbarcazioni. Dal 2012, quella che per anni si era chiamata Nord Marine è diventata Marina di Lisanza. Nel 2023 il Commendatore Sordi ha rilevato il porto e affidato al suo team la “rinascita a tempo di record”.

«Da aprile a settembre 2024» ha raccontato l’architetto Federico Molina di Sesto Calende, «abbiamo avviato una ristrutturazione partendo da un progetto del 2010. Tramite una Conferenza dei Servizi è stata ripresentata la quasi totalità delle autorizzazioni comunali, demaniali, paesaggistiche, della sovrintendenza, Parco del Ticino, dogana, caccia e pesca. Tra i lavori eseguiti la posa di nuovi pontili, l’adeguamento della Club House, il rifacimento del fondo del piazzale carroponte in resina antiscivolo, dell’impianto elettrico, dell’asfaltatura e il rinnovo degli intonaci».

Della squadra hanno fatto parte anche l’architetto Giovanni De Fernex, curatore del layout e arredo della nuova Club House, oltre a Pierangelo Amigoni, trait d’union e supervisor tra la proprietà e le imprese coinvolte. “Quando cominci queste avventure ti pesano”, ha aggiunto Sordi, “mentre le vivi ti rallegrano, ma quando si concludono ti dispiace che siano già finite”.

LE AUTO D’EPOCA

Al Trofeo Carlo Riva hanno partecipato anche le auto della Scuderia Storica Mediolanum e del Club Italia, associazione di amici e appassionati (max 70 soci) nata nel 1986. Tra le auto esposte una Maserati 200 SI e cinque modelli di Lancia (B24 America, Flaminia Sport Zagato, Aurelia B20, Fulvia 1600 HF e Stratos). Sesto presidente del Club Italia, in carica dal 2022, è lo svizzero-torinese Stefano Macaluso.

LA CRONACA

Giovedì 5 settembre si è tenuto il cocktail di apertura e presentazione della Marina di Lisanza, con la proiezione dell’avvincente docufilm realizzato dalla Vibra Productions sulla rinascita del porto. Gli ospiti sono stati accolti presso la Club House, arricchita con le foto d’epoca dei piloti motonautici Fortunato Libanori, Ermanno Marchisio e Gian Pio Ottone.

Venerdì 6 settembre, con in testa alla flotta il Riva Aquarama Super Akimura del 1967 di Massimo Sordi, si è svolta la navigazione fino all’eremo di Santa Caterina del Sasso e ai Castelli di Cannero per poi arrivare fino al Porto Patriziale di Ascona, diretto da Gustavo van Roomen e già definito “il porto” svizzero per ubicazione e accoglienza. In Svizzera brindisi con vino Logonovo tra l’ex presidente del Riva Club Suisse Luca Pagnamenta e l’attuale in carica, Marco Keller.

In  serata si è svolta la cena a “Il Sole di Ranco”per la celebrazione dei 25 anni del Riva Club Lago Maggiore, preceduta dalla performance Glasswork di Elena Pavoni dedicata espressamente all’acqua e al suo valore. “Siamo orgogliosamente uno dei Riva Club più datati del mondo e percorreremo ancora tanta strada”, ha ricordato il suo presidente Piero Tovaglieri.

Sabato 7 settembre navigazione verso le isole Borromee e sosta al Verbano Yacht Club 1895 con consegna, da parte della presidentessa Francesca Antoniotti, di un premio alla barca più antica della flotta, il Super Florida Aragosta del 1957 di Bernard Zettl. Piero Maria Gibellini, presidente Riva Historical Society, ha fatto omaggio alla biblioteca del Club della sua ultima fatica letteraria in due volumi “Grazie Carlo”.

Poi ritrovo al Cantiere Barberis di Castelletto sopra Ticino per il tutorial RHS incentrato sull’evoluzione dell’utility, con studio di un Riva Florida del 1957 e di un Super Florida del 1968. La cena alla Tenuta Tovaglieri di Golasecca e lo spettacolo “It’s Show Time” del performer e trasformista Michele Tomatis hanno concluso la giornata.

C.S.

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